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Tris Samp. La partita è subito accesa, la Samp scende in campo motivata ed agguerrita
            e al 24' passa in vantaggio proprio con Baldini. Sul finire del primo tempo (42'), il
            raddoppio a firma Frugali. Si va al riposo sul 2-0, un po' a sorpresa. Nel secondo
            tempo, in avvio (terzo minuto), Fiorini chiude i conti e comincia a far assaggiare al
            Genoa il sapore di una vittoria Samp. 3-0 al 90': molti appassionati di calcio presenti
            allo stadio divennero sampdoriani proprio quel giorno, ponendo le basi di ciò che è
            oggi la Gradinata Sud. Il campionato 1946/47 fu – nell'ottica derby – un trionfo: la
            Sampdoria vinse anche in casa dei rossoblu il 3 marzo del 1947 (3-2), completando il
            suo esordio da sogno.

            I giornali dell'epoca"Meritato successo della Samp-Doria nel primo confronto con il
            Genoa""Prendiamo la partita del derby per quello che è stata (…) e diciamo subito che
            la Sampdoria ha meritato il successo, anche nelle proporzioni che il successo ha
            raggiunto. Più omogenea in tutti i reparti (…), ha giocato con migliore tecnica, con più
            volontà  e   con   maggiore  passione  e   (…)  si   è  presentata  in  campo  ben   decisa   a
            conquistare nel modo più pulito la vittoria"
            Sampdoria    3
            Genoa            0
            Reti: 26' Baldini, 42' Frugali, 48' Fiorini
            Sampdoria:   Bonetti,   Piacentini,  Zorzi,   Fattori,   Borrini,   Gramaglia,  Fabbri,   Barsanti,
            Baldini, Fiorini, Frugali. Allenatore: Galluzzi.

            Genoa:   Cardani,   Cappellini,   Sardelli,   Cattani,   Servetto,   Bergamo,   Vitali,   Trevisan,
            Verdeal, Chizzo, Della Torre. Allenatore: Garbutt.
            Arbitro: Dattilo di Roma.      Note: spettatori 45.000 circa.

            Avvicinandosi il derby, mi tornano alla mente le simpatiche sfottiture, di anni fa, con gli
            amici sampdoriani nostrani, alcuni se ne sono andati: Giuanin Cerutti, il “motore
            organizzativo” della Spotornese, Gigi Tripodi, agente immobiliare&bocciofilo, Antonio
            Calcagno (gli capitò, per qualche tempo, di andare in auto a Savona per lavoro con mio
            padre che lo “bombardava” di Genoa), amico dalle elementari in poi, Adriano Rovere,
            un parente del ramo blucerchiato, Nanni Rossello, già allenatore del Bar Excelsior, dove
            giocavo,  nei  tornei  estivi  Bar-Bagni. Con Nanni  scambio delle battute  quando ci
            incontriamo   per   le   strade   del   paese.   Su   un   punto   siamo   sempre   d’accordo:   lo
            strapotere delle “grandi” e sul fatto che il Presidente dell’Ascoli, Costantino Rozzi, fu
            profetico nel prevedere che con i diritti televisivi, così distribuiti, ci sarebbe stata una
            èlite   di   cinque/sei   squadre   e   le   altre   ad   arrabattarsi.   Negli   anni   in   cui   facevo
            l’Amministratore nel Comune di Savona, mi capitava spesso di parlare di calcio con tre
            amici sampdoriani: Sergio Tortarolo (tra i lavori di recupero del Priamar, l’opera e il
            teatro, spuntavano spesso Genoa e Samp); Angelo Berio, quando veniva a parlarmi dei
            problemi di Legino, di cui era “sindaco”; Franco Astengo di cui ho già raccontato.
            Anche con Piero Penner, un amico di Villapiana (SV) trasferitosi a Noli, non mancano le
            “sfottiture” quando ci troviamo.

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