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Alla fine dell’800 pertanto non esistevano ancora strutture marittime in
        grado di modificare il flusso detritico detritico naturale, che pertanto era
        molto più attivo di oggi: secondo studi recenti Capo Noli all’epoca , era
        superato da un lieve flusso detritico da Sud, come pure  il promontorio dl
        Vescovado mentre la assenza di moli consentiva il fluire dei sedimenti verso
        nord dinanzi al borgo, ad alimentare la spiaggia della Maremma.
           Con la realizzazione della linea ferroviariaa, nella seconda metà del
        secolo,   secondo   il   sistema   in   uso   per   gli   appalti   di   opere   pubbliche
        dell'epoca, furono autorizzati massicci prelevamenti di materiali inerti dalle
        spiagge per la costruzione dei rilevati e delle opere d'arte. La conseguenza
        fu l'inversione  di tendenza  nel  regime  delle  spiagge  che  iniziarono  ad
        arretrare. Secondo lo Studio CNR del 1957 "Le spiagge della Ligurìa'' di
        Ascari, Baccino e Sanguineti, alla foce del torrente Crovetto (con ogni
        probabilità principale zona di prelevamento) nel breve periodo tra il 1866 ed
        il 1897 si registrò un arretramento di ben 28 m. Nel frattempo, anche a causa
        dell'accentuato ritmo di crescita dell'abitato con le conseguenti necessità di
        inerti per le costruzioni, i prelevamenti da mare per uso civile, sempre
        operati nel passato, andavano gradualmente aumentando incidendo su un
        arenile, già depauperato dai prelevamenti per opere pubbliche. I1 nesso di
        causalità tra arretramenti degli arenili e prelevamenti di inerti, non sfuggì
        all'Amministrazione Comunale di Spotorno che già nel 1883 inviò una
        protesta al Ministero della Marina per l’estrazione di sabbia dall'arenile.
        Inizia così una lunga battaglia  delle successive amministrazioni comunali
        contro le estrazioni di sabbia ed in seguito anche dagli alvei dei torrenti, che,
        si concluderà solo nel 1951 in sede provinciale con la completa abolizione
        delle estrazioni dirette dagli arenili.
           Tornando agli anni del fine '800, l’erosione prodotta dai prelievi di sabbie
        determinò, come si è visto, profondi arretramenti sulla spiaggia di fronte
        agli abitati non solo di Spotorno, ma anche di Noli, mentre anche le spiagge
        a Nord del  Sirio, fino a punta del Magliolo, entravano in erosione. Nel 1897
        il Comune di Noli realizzava, in corrispondenza della punta del Castello, un
        pennello della lunghezza di 60m, avente lo scopo di accentuare l’appoggio
        naturale fornito alla spiaggia dal saliente roccioso naturale . L’opera ebbe
        successo anche in quanto, nel frattempo, era entrata in funzione la cava di
        quarzo   Accornero   che   caricava   il   minerale   sui   velieri   scaricando   il
        Capellaccio di cava presso la foce  del torrente  Luminella  esposto  alla
        erosione marina. Veniva così a determinarsi una alimentazione artificiale
        che si sovrapponeva ai naturali apporti solidi, riuscendo a compensare i

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