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prelievi di inerti.
L'osservazione degli effetti positivi prodotti dal pennello, non sfuggi alla
Amministrazione Comunale di Spotorno, che nel 1900, provvedeva a
costruire il molo Sirio radicandolo sullo sporgente naturale che dava
appoggio alla spiaggia di fronte all'abitato. L'opera conseguì un effetto
positivo e la spiaggia a SW aumentò sensibilmente (nel frattempo,
probabilmente a seguito della presa di posizione dell'Amministrazione
Comunale, erano diminuite le estrazioni di sabbia), ma si determinò
erosione sottoflutto e cioè a NE a seguito dell'ostacolo posto dal pennello
alla alimentazione della breve spiaggia che si appoggiava ai salienti naturali
Lido e Sant'Antonio. La situazione era aggravata dal fatto che già dai primi
anni dell’ 800, sul litorale era stata costruita la nuova Aurelia vicinissima al
battente marino che pertanto era seriamente minacciata. L'Amministrazione
provinciale, a tutela della viabilità realizzò nel 1903 un secondo pennello in
prosecuzione del breve sporgente esistente, nei pressi dei cimitero (Lido)
che produsse miglioramento a Sud, ma pose in crisi il tratto seguente
appoggiato al saliente roccioso Sant'Antonio. Si era venuta pertanto a
configurare una struttura delle spiagge che, accentuando i punti intermedi di
appoggio naturali: Punta del Castello, Sirio e Lido, renderà possibile una sia
pur precaria stabilità delle spiagge del golfo fino al 1950 nonostante il
perdurare dei prelievi dall'arenile, pur contrastati dalle Amministrazioni
Comunale.
Abbiamo detto "equilibro precario" in quanto, in tutto questo periodo,
perdurando, pur tra alti e bassi le estrazioni di inerti per uso civile,anche
autorizzate dal Ministero della M.M. il litorale fu soggetto a ricorrenti danni
con interruzione della viabilità sulla destra della foce del Crovetto, nel 1880
e nel 1926, mentre le nuove ville a mare di Via Nizza nel centro abitato di
Spotorno, erano continuamente minacciate. Più a Nord i pennelli Sirio, Lido
e lo sporgente naturale Sant'Antonio riuscivano a stento a mantenere
I'esigua striscia di sabbia a difesa della via litoranea. Unica spiaggia stabile
e in continuo lento avanzamento rimaneva pur sempre quella della
Maremma appoggiata al possente sporgente naturale del Magliolo,
nonostante la duna fosse stata invasa dalla sede ferroviaria e su di essa non
mancassero estrazioni di inerti.
Durante il periodo bellico, la spiaggia di Noli fu minata e ciò la salvò
dalle estrazioni ma a Spotorno, allentatesi ogni controllo, si intensificarono i
prelievi soprattutto ad opera delle varie autorità militari cosicché nel
dopoguerra la spiaggia si trovava ridotta ai minimi termini. Sulla destra del
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