Page 15 - Atti Parrocchiali Biroli-definitivo-1
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I matrimoni dovevano essere celebrati nella parrocchia delle
       spose,   perciò,   quando   una   delle   fidanzate   non   era   nata   a
       Spotorno,   nell'atto   si   precisava   il   luogo   di   nascita   e   si
       aggiungeva che, comunque, viveva nel territorio della chiesa
       spotornese. Questo dato risulta interessante perchè testimonia
       che  alcune  famiglie  si  erano spostate,  dai   territori   vicini, a
       Spotorno,   dove   il   capofamiglia   aveva   trovato   lavoro.   Le
       famiglie provengono da Savona (tre), da Legino frazione di
       Savona   (una),   da   Quiliano   (una),   da   Valleggia   frazione   di
       Quiliano (una), da Segno (due), da Bergeggi (una).(10)
       E' interessante un atto del 1748: Maria Caterina Viglienzoni,
       figlia di Giovanni Battista, sposa Giuseppe Peluffo. M.Caterina
       è rientrata da quattro anni da Porto Ercole dove è nata.(11)
       Le ragazze trovavano marito grazie alle possibilità o, a volte,
       agli obblighi che dava la rete delle alleanze familiari. A volte un
       matrimonio ne favoriva altri con la stessa famiglia. Nel 1719,
       per esempio,   Antonio Gamba sposa Maria Simondino e la
       sorella di Antonio, Gironima, sposa il fratello di Maria. Dieci
       anni dopo la sorella più giovane, Caterina, sposa anche lei  un
       Simondino.
       Anche se in misura molto minore, a volte, gli sposi non erano di
       Spotorno.   In   questi   casi   saranno   stati,   quasi   sicuramente,   i
       fratelli o i padri a far conoscere i futuri mariti.
        C'erano famiglie che si dedicavano al commercio che, possiamo
       immaginare, si basasse sulla produzione agricola che veniva
       avviata   soprattutto   al   mercato   di   Savona(12).   E   qui   che   si
       potevano incontrare giovani di Savona  o provenienti da paesi
       vicini   o   un   po'   più   lontani   (S.Bernardo   in  Valle,   Quiliano,
       Valleggia,   Vado,   Finale,   Villanova   d'Albenga,   Mallare)   e
       decidere che potevano essere buoni mariti per le ragazze della
       propria famiglia. Vi sono anche due matrimoni che testimoniano
       rapporti a più largo raggio: nel 1732 Vincenza Bado di Antonio



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