Page 17 - Atti Parrocchiali Biroli-definitivo-1
P. 17
la dispensa, ma, in pratica, era il vescovo a redigere
l'apposito atto in nome del Pontefice.
(2)I matrimoni si celebravano anche, se pur raramente, di
venerdì. Per quanto riguarda i mesi sembrano venir
prediletti ottobre e novembre, quando non c'erano lavori
agricoli impegnativi e anche la navigazione era rallentata.
(3)Per il diritto canonico, erano consanguinei in terzo grado
gli sposi che avevano un bisnonno in comune e in quarto
quelli che in comune avevano un trisavolo. Più di una
volta gli ascendenti in comune vi erano sia dalla parte
materna che da quella paterna. Non è segnalata alcuna
dispensa per un legame di secondo grado che è quello tra
cugini germani.
(4)Il rito consisteva nella richiesta agli sposi di esprimere la
propria volontà e nella benedizione degli anelli.
(5)Forse, però, è stato il padre ad incoraggiare il matrimonio
del figlio Giuseppe che, caso unico fra quelli accertabili,
ha solo 17 anni.
(6)Il termine “hospitalis” è usato nel senso antico di “luogo
in cui ospitare” non solo malati, ma anche orfani e poveri.
(7)Questo cognome voleva essere un buon auspicio per i
bambini perché deriva dal nome Bonaventura, cioè “dalla
buona fortuna”.
(8)Donna Francesca le ha cambiato nome, infatti viene
chiamata Angela. Le ragazze venivano accolte nelle case
degli Spotornesi sia per carità, sia perché erano usate
come domestiche. Nel 1748 muore a 55 anni Maria Palma
“delle fanciulle dell'ospedale di N.S. Della Misericordia”
che vive, da quando aveva 15 anni, nella casa del
reverendo Gio Antonio Benso.
(9)I “manenti” erano legati in maniera permanente alle
famiglie nobili che, come in questo caso i Serra, potevano
XVII