Page 20 - Atti Parrocchiali Biroli-definitivo-1
P. 20
Vengono segnalati diversi morenti sordomuti confessati e
assolti, segno questo che la loro condizione non li costringeva
alla mancanza di una vita religiosa.
Vi sono poi le morti improvvise che non permettono
un'assistenza spirituale, dovute sia a quello che viene descritto
come un accidente apoplettico (3) o un accidente repentino, sia
ad una disgrazia: i bambini morivano per la loro imprudenza e
gli adulti per la durezza della loro vita. Maria Caterina
Berlingeri, di otto anni, muore cadendo dall'alto di una casa;
Domenico Bonfiglio, di tredici anni, va a curiosare in una
proprietà al Monticello, vuota da otto anni dopo la morte del
padrone il reverendo Giovanni Battista Gorgoglione, cade nella
cisterna e annega. Michele Bottino annega, precisa l'atto, mentre
stava pescando acciughe; Pietro Baciadonne, mentre cavava
pietre, viene colpito da un masso e non riceve i sacramenti “per
la lunghezza del percorso e la brevità dell'agonia”. Durante un
temporale estivo muore un ragazzo di 17 anni Antonio Frexia,
colpito da un fulmine.
La registrazione della morte di Antonio Robatto è un vero
racconto drammatico. L'uomo, di 70 anni, nel febbraio del 1740,
mentre ritornava da Savona, “sopraffatto dal freddo della notte
che stava calando e da una violenta nevicata” perde i sensi
“sulla via Semimilliara” ancora lontano da Spotorno. Il giorno
dopo iniziano le ricerche e viene ritrovato semisepolto dalla
neve ma con ancora tra le mani la corona del Rosario.
Invece la signorina Apollonia Berlingeri, morta a 68 anni, non
riceve i sacramenti perché nessuno avverte il parroco: “nullis
receptis sacramentis ab iniuria domesticorum”(4).
Nel caso di Apollonia è venuta meno quella rete familiare
coercitiva, ma anche protettiva, di cui quasi tutti facevano parte.
Vicino al letto del morente c'erano i parenti che conoscevano la
storia di famiglia ed erano pronti a dire al sacerdote, che ne
XX