Page 36 - Atti Parrocchiali Biroli-definitivo-1
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famiglia elencata due volte. Don Pagliara fa pochi
aggiornamenti e non sembrano andare oltre il 1703,
mentre don Bado aggiorna morti e matrimoni fino al
1725. Egli, inoltre, indica, molte volte, anche la famiglia
di provenienza della moglie del capofamiglia.
(2)Don Bado intesta la prima parte delle registrazioni come
don Pagliara “da S.Sebastiano fino alla chiesa”, ma poi
elenca tutte le famiglie del quartiere Marina senza
interruzione. Egli, inoltre, non divide il Castello dal
Monte. Alla fine registra la famiglia “pioniera” che per
prima si era insediata alla Serra, quella di Giovanni
Battista Solerio, anche se questa zona non apparteneva al
territorio di Spotorno.
(3)Per chierico si intendeva un giovane che si preparava al
sacerdozio.
(4)I sacerdoti potevano contare solo sulle offerte per le
messe di suffragio e, nei casi più fortunati, su di una
“cappellania”, cioè di una somma annuale tratta da un
lascito di qualche fedele che voleva assicurarsi messe per
sé e per i morti della propria famiglia. In un'annotazione
di don Pagliara si ricorda un lascito fatto nel 1682 dal
reverendo Giovanni Battista Rosso, legato ad una cappella
da lui fatta costruire a Tosse, lascito che obbligava il
cappellano ad insegnare la dottrina tutte le domeniche.
(5)Nel 1701 è frate cappuccino Gio Francesco Magnone di
Tosse; nel 1717 sono elencati Gio Antonio Lottero,
Giovanni Battista Rosso, Giuseppe Maria Narisano,
Stefano Bado.
(6)Tutti i sacerdoti appartengono a famiglie che vivono nel
quartiere Marina.
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