Page 34 - Atti Parrocchiali Biroli-definitivo-1
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Come già per le vedove troviamo anche delle nubili inserite in
       famiglie con cui non sembrano avere legami di parentela. Per
       esempio, nel 1701, il parroco, dopo aver registrato Bernarda
       moglie di Gio Maria Basadonne, aggiunge: “Caterina figlia del
       fu Agostino Martini che vive con detta Bernarda”.
       In quelli spotornesi mancano le informazioni, come i mestieri,
       che si hanno in altri Stati delle Anime. Le indicazioni dei notai,
       medici  e sacerdoti che vi  troviamo sono fatte solo a titolo
       onorifico.
       Il Gandoglia riporta che don Bado, nel 1711, vantava l'alto
       numero dei preti di Spotorno, rispetto ai cinque di Noli. In
       effetti, sia nel 1701 che nel 1717, sono elencati sedici sacerdoti
       oltre al parroco; a questi don Bado aggiunge, probabilmente per
       completare   il   trionfo   sugli   odiati   Nolesi,   due   subdiaconi   e
       quattro chierici (3).
       Solo don Pagliara viveva nella canonica: egli, infatti, elenca  sè
       stesso come il primo abitante ad est della chiesa. Tutti gli altri
       rimanevano in famiglia, anche perché pochi potevano contare su
       entrate costanti. (4) Avere un figlio sacerdote, quindi, costituiva
       un sacrificio economico, ma ripagava sottolineando il prestigio
       familiare. (5)
       Nelle registrazioni delle famiglie i sacerdoti sono elencati senza
       particolare risalto insieme ai fratelli. Lo stesso don Bado, che
       non  riusciamo ad immaginare come un tipo modesto, elenca se
       stesso come l'ultimo elemento della famiglia di suo fratello
       Francesco, addirittura dopo le serve Maria e Cecilia. Solo uno è
       elencato per primo come capofamiglia, Francesco Berninzoni
       che vive con una sorella e sette nipoti orfani di suo fratello
       Tommaso. Anche il reverendo Raffaele Benso è elencato per
       primo   nella   famiglia   del   fratello   Giovanni   Battista,   ma,
       probabilmente, solo per desiderio di costui che vuole onorare
       questa parentela. Infatti, mentre don Pagliara non ci dà altre



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