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Alcuni appartenenti a questi eserciti, che arrivavano o si
ritiravano, lasciano traccia negli atti di morte. Il 20 febbraio
1746 viene sepolto un soldato originario di Torino, ma al
servizio di Genova, ucciso con un colpo di spada da un
commilitone. A luglio passa l'esercito spagnolo e muore un
soldato austriaco che milita con i nemici della sua Imperatrice.
Ad ottobre passano le truppe della “Sacra Imperiale Maestà
della Regina di Ungheria”, come scrive il parroco nell'atto di
morte di un bambino figlio di un soldato, nato e battezzato tre
giorni prima ad Albissola e morto a Spotorno. Un altro bambino
di due mesi, figlio di un soldato dell'esercito sardo, muore
nell'aprile del 1747 e, nello stesso mese, è registrata anche la
morte della moglie di un soldato del Re di Sardegna.
A gennaio del 1747 muore un adolescente “di circa 14 anni
dall'aspetto”, aggregato all'esercito sardo, di cui si conosce solo
il nome, Lorenzo.
A marzo un altro soldato del Re di Sardegna, appena uscito
dall'ospedale di Savona dove, testimoniano i suoi compagni, ha
ricevuto l'eucarestia, viene a morire a Spotorno. Nello stesso
mese muore un soldato dell'esercito austriaco e, ad aprile, altri
due soldati del Re di Sardegna.
Come abbiamo già visto, la prova più terribile delle sofferenze
della popolazione è il continuo abbandono di bambini.
Nota:
(1)Il Gandoglia (pag.479) fa questo impressionante elenco
delle truppe che sostarono a Spotorno: Guardia del Corpo
di Sua Maestà Sarda, Squadron Ramouin, Squadron
Caroggio, Régiment de Chablais, distaccamento dei
Carabinieri, Régiment des Fusillers, Alfieri di scorta al
Gran Prevosto dell'Armata, Reggimento Pinerolo ed “altri
molti corpi di truppa”. Spotorno ebbe anche il poco
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