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Bartolomeo Boccalandro, nel 1726, viene ucciso da Gio
Batta Fontana con un colpo di archibugio: il prete aveva
messo in guardia il padre di una ragazza con cui il
Fontana aveva una relazione, nonostante fosse sposato e
padre di quattro figli (v. Gandoglia pag.441). Don Bado
era succeduto nel 1716 a don Gio Antonio Pagliara.
(3)Nolesi, nel 1718, avevano donato questi terreni alla nobile
famiglia Serra di Genova per assicurarsene la protezione.
Non bisogna dimenticare, infatti, che cinque anni prima la
Repubblica di Genova aveva acquistato il territorio di
Finale e, quindi, l'importanza di Noli come “stato
cuscinetto” era scomparsa. Dall'inizio, come si vede, i
Serra e poi i loro manenti si rivolgono alla Chiesa di
Spotorno e non alla Parrocchia di Noli come avrebbero
dovuto. Nel 1798 un decreto della Repubblica di Genova
ordinava che i confini comunali coincidessero con quelli
parrocchiali e, poiché gli abitanti della Serra avevano
sempre considerato Spotorno come loro parrocchia, questa
zona entrò a far parte del territorio comunale spotornese
con grande ira dei Nolesi (v. Gandoglia pag.594 e sgg.)
(4)La disputa riguardava la distribuzione dei fondi
dell'Opera Pia delle Gonnelle, destinati a comprare vestiti
per le “povere puelle” (vedi Gandoglia pag. 425).
(5)Per diversi mesi a Noli erano stati affissi, durante la notte,
cartelli con violenti attacchi al vescovo. Era stata
un'inchiesta condotta dallo stesso don Bado a scoprire il
colpevole, il notaio Vincenzo Lione cancelliere della
Repubblica di Noli.
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