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La produzione di frutta, specie di albicocche - “Siccardi”, naturalmente, piccole e
            ancor   più   rosse   dal   sole,   di   una   dolcezza   inconfondibile   -   fu   incrementata
            notevolmente con i nuovi Coloni, dai registri dell'Ente risulta infatti:
            Nel 1962 la  produzione di  kg 3.558 di albicocche,  ad un prezzo da £. 120 a £. 80 al kg per
            un totale di  £. 310.870 di cui la metà spettanti al mezzadro.
            Gli anni successivi la produzione della frutta si mantenne ad un buon livello, con
            importo medio complessivo degli anni dal 1963 al 1967 di circa £.330.000.
                                                         Anche la produzione di vino vide un
                                                         incremento, passando dai 300 lt. del
                                                         1958 ai 1600 - 1700 lt. degli anni '60.
                                                         Le principali qualità di viti erano: il
                                                         trebbiano, il buzzetto, poca malmasia,
                                                         e il sangiovese.
                                                         E quando tutta la frutta era finita e
                                                         arrivava   l'autunno,   c'era   ancora   un
                                                         bellissimo albero di giuggiole.

                                                         Dopo   il   trasferimento   della   famiglia
            Toso al fondo di Coreallo, nel 1970, rimase ancora per un po' la porticina di legno,
            che delimitava l'ingresso alle fasce della Collina dalla strada della Serra.
            Da qui si accedeva, tramite una scala in pietra, al ripido sentiero che saliva fino alla
            casa sulla sommità: era come una linea di confine tra il
            mondo   esterno   e   un   altro   mondo,   fatto   di   natura,
            sudore e fatica.
            Oltrepassata quella porticina, si era sommersi dagli
            odori delle stagioni, ora quello acre del letame, ora
            quello dolce e soave degli albicocchi in fiore, con la
            compagnia della risacca del mare e del canto di mille
            rane che - da maggio a settembre - riempivano l'aria
                                           fino a tarda sera, e che
                                           ormai   tacciono   per
                                           sempre.

                                           La casa della  Collina
                                           fu   venduta   con   asta
                                           pubblica nel 1977 per
                                           un   importo   di   £
                                           60.000.000, impiegati nei lavori di sistemazione della
                                           nuova Casa di Riposo. La restante parte del terreno
                                           rientrò nella grande operazione finanziaria degli anni
                                           2000   che   interessò   altre   aree   della   Serra   per
                                           destinazioni ad uso  turistico.

                                           Foto sopra: la porta di accesso alle fasce della Collina e la scala di pietra.
                                           Foto sotto: la  strada della Serra  a sud della Collina ai piedi di Villa Ada.

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