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Archiloco complimentandosi con lui. Lo zio di Zuccherino la chiamò in di-
sparte: “Vieni a casa con noi… non puoi fermarti con questa gente male-
ducata. Ma chi frequentate? Questi non sono studenti universitari. Dove
li avete trovati? A casa dovremo parlare un po’ di cosa fai quando esci e con
chi esci. Immagino che il tennista sia quello che i tuoi genitori non vole-
vano che tu frequentassi. M’è parso di riconoscerlo dai tempi dei bagni Ri-
vabella. Dovrò informarli. Non mi avevi detto che fosse a Torino. E il di-
rettore dei cori è il suo amico di Genova, il figlio dell’industriale?”.

       Zuccherino non tentò neppure di rispondere allo zio. Corse da Ar-
chiloco e lo baciò dopo avergli sussurrato: “Mio zio ha scoperto tutto, non
so cosa farà con i miei genitori. Ora devo andare. Ti farò avere mie notizie
da Gianna”. Totò, che aveva con sé una macchina fotografica, li colse nel
momento del bacio: “Questa foto la metto in bottega”, continuava a ripe-
tere facendo salire la pressione agli zii di Zuccherino.

       Anche Gianna dovette rientrare a casa. L’aspettava l’interrogato-
rio degli zii di Zuccherino, ospiti a cena. Per fortuna, i suoi genitori erano
di più larghe vedute. Poteva contare sull’aiuto della madre, donna al passo
con i tempi, che quando aveva visto Il Duca ed Archiloco era andata in
estasi: “Con due fusti così come si fa a tenervi in casa! Due coppie splen-
dide! Beata gioventù…”.

       Il Duca ed Archiloco se ne andarono a cena da Pollastrini.
       “Andiamo a vedere com’è questo ristorante. Ci facciamo una
bella mangiata e scacciamo la malinconia…”, il Duca come sempre det-
tava il programma.
       “Malinconia?”, Archiloco non ce lo vedeva il Duca malinconico.
       “Beh, siamo da Pollastrini senza le pollastrelle, non possiamo neppure
festeggiare la vittoria. Hai visto la tua Beatrice in mezzo agli zii? Quegli stronzi.
Chissà che casino faranno. Volevo fargli due pernacchie ma mi sono tratte-
nuto per Zuccherino, mi ha fatto tenerezza.
       “Sì, ci mancavano le pernacchie. Chi poteva immaginare che sarebbero
venuti a vedere la partita”.
       “L’avranno saputo dai genitori di Gianna, sono molto amici… sai
che ti dico?”.

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