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menti di sereno nonostante la burrasca in corso, poi ricomparivano le nu-
vole, quando ragionavano sul loro futuro. C’erano dei giorni che, volu-
tamente, non parlavano di niente. Stavano insieme e aspettavano il tra-
monto, “l’ora antica torinese, l’ora vera di Torino”.

       Dopo un po’ arrivarono Gianna e il Duca che voleva mantenere
una promessa: “Andiamo al Porto di Savona, la sera è giovane”.

       “Ma io come faccio con gli zii?”, Zuccherino era preoccupata.
       “Gli telefonerà la madre di Gianna. Dirà che sei a cena da loro…”,
il Duca non aveva dubbi.
       “Mia madre? E chi glielo dice?”, Gianna era dubbiosa.
       “Glielo dico io se non le telefoni tu. Ma come! Non conosci ancora
tua madre! Non le dire che andremo ad abbuffarci di bolliti, dille che an-
dremo in un posto romantico a festeggiare l’arrivo di Zuccherino. Dille che
Archiloco ha comprato i fiori”, il Duca dettava il copione.
       La cosa funzionò e la madre di Gianna si prestò al gioco con
grande stupore della figlia che non avrebbe mai immaginato di avere una
madre così.
       “Tua madre è una romanticona. Tu assomigli a tuo padre: passione
carnale, sesso sfrenato!”, il Duca aveva afferrato Gianna che si divincolava
ridendo: “Il sesso sfrenato dopo, prima i bolliti e i dolci della casa. Io, prima
di tutto, sono una golosa, proprio come mio padre”.
       Si avviarono abbracciati, sotto agli ombrelli, verso Piazza Vit-
torio. Pioveva a dirotto e raggiunsero i portici di Via Po che percor-
sero sino al Porto di Savona, rinomato ristorante dal nome amico.
Dopo il dolce, il Duca si mise in piedi sulla seggiola: “Amici, che ma-
gnifica serata! La cena ottima, il conto lo paga mio padre, il Po che lag-
giù scorre lento invitandoci all’amore. Sentite la sua voce? Zuccheri-
nooo… Gianninaaa… vi togliete la mutandinaaa? E la pioggia? È
come un canto: “Desnuda eres tan simple come una de tus manos, lisa,
terrestre, minima, redonda, transparente, tienes lineas de luna, caminos
de manzana, desnuda eres delgada como el trigo desnudo”. Il Duca
guardava l’effetto che avevano fatto sulle ragazze quei versi recitati in
spagnolo.

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