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PROLOGO

       Da quel vecchio ospedale, posto in alto, alle spalle di Voltri, si go-
deva una vista molto bella. Un vecchio inserviente, che non ci azzeccava
molto sul significato delle parole, ripeteva in continuazione che si poteva
ammirare un “panorama megalomane”.

       “Eh, lei e il suo amico come caratteri siete agli ‘antidoping’: lei così ‘pla-
cato’ e timido mentre il suo amico spagnolo è un vero ‘box’, fece rivolgendosi
ad Archiloco che frequentava, come visitatore, l’ospedale.

       L’orizzonte, il mare, navi che andavano e venivano. Nelle mattine in-
vernali, fredde e dal cielo terso, si poteva vedere la Corsica e forse anche l’isola
d’Elba. Almeno così diceva una suora-infermiera-tuttofare. Ma, ormai,
l’estate stava arrivando ed il cielo non era più così terso. In compenso, il pro-
fumo di fioritura che era nell’aria giungeva sino in quella vecchia camera
d’ospedale mitigando l’afrore che proveniva dalle sacche piene d’urina dei
malati cui era stato applicato il catetere. Archiloco si trovava lì, in quel re-
parto di nefrologia, per visitare un amico che se l’era vista brutta per un pro-
blema di reni. Aveva rischiato la setticemia ed ora se ne stava sdraiato su quel
letto, pallido, emaciato, con l’ago del flebo infilato in un braccio pieno di
ematomi. Un mese prima, aveva avuto un infarto, anche se non molto grave.

       “Che ci fai qui? Tu, un nobile andaluso che langue in un letto con
un pigiama di ordinaria fattura? In questa stamberga? Non sei uomo da
cliniche d’avanguardia?”, Archiloco, salutando l’amico, l’aveva messa sul
ridere così come era sempre stato tra loro. Avevano scherzato, anche nei
momenti più difficili della vita.

       “Ciauuu… salud! Che piacere vederti… cosa vuoi… mi trovi un
po’ in disordine… i maggiordomi al giorno d’oggi sono un disastro…
non li trovi mai, quando servono… sono venuto qua perché il primario
è un mio amico ma la magione non è all’altezza e mi sono adeguato con
il pigiama, lo sai che odio i contrasti forti, è questione di stile”, il Duca
sorrideva all’amico cercando di mascherare il suo stato che non era un
granché.

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