Page 21 - page0-34
P. 21

liberismo si era convertito al commercio equo e solidale? No, nien-
            te di tutto questo. Di più, molto di più! Quello che i Presidenti del
            Consiglio Massimo e Minimo di centrosinistra non avevano mai
            neppure sperato, stava accadendo con  i Presidenti del centrodestra
            (che aveva vinto le elezioni): il Rino aveva annunciato che sarebbe
            andato in pensione!
               Aveva deciso di dare l’annuncio ufficiale in un incontro, di tipo
            francescano equo solidale e macrobiotico, con i colleghi di lavoro.
            I presenti furono pochini, forse a causa della scelta francescana. In
            compenso, in tutti gli uffici del palazzaccio dell’Ente Grigio, scat-
            tarono  i  brindisi:  “Ce  lo  siamo  tolto  dai  piedi!!!  IPPIP-
            URRAAAA!!!”, gridava il dottor Docet, subito seguito da cori che
            provenivano da tutti i piani, anche da quelli seminterrati. Il perfido
            Docet ormai non ci sperava più. “E’un miracolo! E’un miracolo!”,
            urlava a squarciagola intravedendo davanti a sé praterie sconfinate
            per la sua ambizione e la sua gloria, senza la petulanza irriverente
            del Rino a scombinargli i giochi. Molti colleghi gli baciavano la
            mano. Ormai, aveva vinto lui!
               I soliti scettici non credevano a tanta notizia: “Ma siamo proprio
            sicuri? Possibile che vada via proprio adesso che ha realizzato il
            sogno della sua vita, con la costruzione della nuova Biblioteca “La
            Vaccariana”?
               Flatus, con le mani congiunte, aveva pronta la risposta: “Pare
            proprio che vada in pensione dopo questa realizzazione. E’ stato
            sentito, da un suo collaboratore, pronunciare la frase: “Ora tutto è
            compiuto!”, poi, quasi in un rapimento estatico ha continuato:
            “Addio monti sorgenti dall’acqua…”. Una sua collaboratrice,
            incredula e piangente, sussurrava: “Deo gratia…”.
               In un angolo, a lato dell’ingresso principale del palazzaccio
            dell’Ente Grigio, fu allestito una specie di altarino subito sommer-
            so da ex voto per grazia ricevuta.
               “Grazie per averlo fatto andare in pensione”, “Gli addetti del
            piano sotterraneo gulag 1 riconoscenti ad aeternum…”, “W il pen-
            sionato Rino”, “Abbiamo perso il Rino ma in compenso abbiamo


                                                                          19
   16   17   18   19   20   21   22   23   24   25   26