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Ancora Don Rossello nella nota sopracitata cita il castello come:  “ luogo di
          pace, lunghi camminamenti allo scoperto, con muri alti e rettilinei che lo
          congiungevano al fiume e al mare; il castello diventava un meraviglioso e
          sicuro rifugio nei tristi momenti delle frequenti incursioni piratesche...”


          Corre a questo punto l'obbligo di ricordare la storia di Maria Berlingeri nata a
          Spotorno nel 1536 e ivi deceduta nel 1606, scritta da Don Giacono Maria
          Giudice suo Parroco di cui si riporta uno stralcio:
          “...correvano ancora continuamente la spiaggia huomini armati, e per maggior
          sicurezza, nelle notti dell'estate tutte le persone inabili alle armi si ritiravano
          nel castello, dentro del quale ogni famiglia havea fabbricato a questo fine una
          casetta, e ivi, alzato il ponte, rimanevano la notte senza timore.
          Con tutto che venissero le gallere de' barbari per saccheggiar Spotorno, non le
          riuscì mai, imperoché vegliando alla difesa della sua patria, questa Serva di
                                                                Dio,   mentre   faceva
                                                                oratione,   era   avisata
                                                                quando   essi   venivano
                                                                e,   uscendo   fuori   di
                                                                casa,   chiamava   le
                                                                persone,      muoveva
                                                                strepito, accendeva dei
                                                                fuochi   e,   talvolta,
                                                                sapendo   che   s'erano
                                                                addormentate         le
                                                                sentinelle,   andava   a
                                                                risvegliarle...
                                                                “o   per   il   tempo
                                                                contrario   o   perché
                                                                vedevano   acceso   il
          fuoco e udivano strepito, mai si accostarono alla spiaggia di Spotorno, tutti
          attribuivano la gratia ai meriti di Maria, la quale pure può credersi che, doppo
          la sua morte, habbi sempre assistito col suo patrocinio alla difesa della sua
          patria, che per questa la di lei intercessione sia stata presalvata dall'invaxioni
          che hanno fatto i Turchi nella riviera sino alla nostra età...”13)


          Don Rossello conferma quanto sopra ricordando che la Comunità di Spotorno, a
          ringraziamento dello scampato pericolo, fece un atto di squisito valore politico
          alla Chiesa sul finire del 1600 con la donazione di alcune fasce di ulivi intorno
          al castello .
          La donazione significava gratitudine alla Chiesa e quindi a Domineiddio perché
          le  incursioni  piratesche   erano  terminate  ed  il  castello   aveva  lodevolmente
          adempiuto al suo compito di rifugio.


          Foto: scavi archeologici del castello. Vani unifamigliari delimitati da muri di cinta
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