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La “torre saracena” sorge su uno
sperrone roccioso ad est del centro abitato
di Spotorno.
Giuliano Cerutti riporta in un suo scritto
notizie di questa torre dalla “Relazione
delli forti e munizioni di Albisola,
Speuturno e Noli”, rel. A. Centurione
Colonnello delle Milizie 2/8/1588”,
conservata presso l'Archivio di Stato di
Genova, così descritta:
“...Lontano dalle torri mezzo miglio nelli scogli
da levante vi è situata una torre da quale potrà
dominare così un pezzo piccolo all'acqua delle
Moline dove altre volte li Corsari hanno preso
dell'acqua e da cui sono andati a Bergeggi, è
di altezza p.mi 30 (7,5 mt) gira intorno 60 (15
mt) in quadro, et per essa vi sono accordati
uomini per far li guardare con i suoi
archibugi...”
La torre, del XV secolo, molto simile per forma e dimensioni ad una vicina
torre in Bergeggi, con cui doveva costituire un sistema di avvistamento, è
caratterizzata da una base a scarpa terminante in un cordone di mattoni.
Come tutte le costruzioni simili essa assolveva al doppio compito di
segnalazione e avvertimento del pericolo proveniente dalle feluche saracene,
male intenzionate che si profilavano all'orizzonte verso questo paese, e di
casette di sanità cioè di controllo e fermo, in caso di peste, dei viandanti che
volevano entrare a Spotorno...”. 14)
Attualmente trovasi all'interno di una villa privata e non visitabile.
Il “torrione di ponente”
costruito nel XVI secolo alla marina per difesa da incursioni barbaresche, era
gemello del torrione di
levante; a pianta quadrata.
L'edificio, ora adibito a
casa abitativa privata
conserva ancora la base a
scarpa delimitata da
cordolo di coronamento,
una guardiola pensile
angolare e parapetto ad
archetti acuti.
Foto: in alto la torre Saracena;
in basso il torrione di ponente di
Via Aurelia
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