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Bergeggi
Nel territorio del piccolo agglomerato di Bergeggi furono edificate diverse
fortificazioni volute dalla Repubblica di Genova a protezione di quel tratto di
costa che si specchia sull'isola e, sopratutto, la
rada e la costa vadese, in un sistema di fuoco
incrociato con il forte savonese del Priamar. Le
principali erano : torre dell'Ere, torre Rovere, e
dei forti di San Lorenzo, San Giacomo e Santo
Stefano, già citati dal Casalis: “... nella più
ardua sommità del paese vedesi una rocca
costrutta per difesa del porto di Vado, si
scorgono inoltre le vestigia di un antico
forte..”22)
La torre dell'Ere, unica ancora in parte visibile,
eretta sulla punta di Capo Maiolo, prospiciente
l'isola e a strapiombo sul mare, faceva parte di un
sistema di fortificazioni altomedioevali e col
compito di avvistamento e segnalazioni.
La torre Rovere, del XV secolo, sita in località Canà, a pianta quadrata, su tre
piani con soffitto a crociera e il parapetto che poggia su beccatelli collegati da
archetti in mattoni; ora inglobata in moderne costruzioni.
Dei tre forti resta quello di San Giacomo, edificato nel '700 sulle mura di
quello di San Lorenzo sul capo prospiciente il mare, dismesso dal secolo scorso.
Bergeggi faceva parte del Commissariato di Sanità di Spotorno, per cui il
Vinzoni aveva previsto un servizio di guardianaggio nei seguenti punti:
• delle Moline: in casetta di matteria uomini tre di notte solamente del Segno;
• dello scalo di Bergeggi: in casetta di matteria uomini due di giorno e tre di
notte di detto luogo
• negli scogli, luogo
detto Parazza, che per
essere inaccessibile, si
è tralasciato di
prevederla di guardie.
Le ronde di Bergeggi erano in
n. di 16 due per giorno, i
deputati alle bollette n. 7 uno
per giorno a vicenda. 23)
Foto: in alto la torre dell'Ere, in
basso la grotta marina nella costa di
Bergeggi
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