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L'EREMO DI SANT'ANTONIO


                                                       “...Spotomo   possiede,   quasi   a   sua
                                                       insaputa, un angolo molto suggestivo e
                                                       pittoresco,   trascurato   dai   depliants,
                                                       dalle guide turistiche. E' l'antico eremo
                                                       di   Sant'Antonio,   una   minuscola
                                                       costruzione,     preziosa     gemma
                                                       incastonata   nella   colorata   parete
                                                       rocciosa   posta   al   termirre   di   Via
                                                       Vecchie Fornaci, prima dell'ex galleria
                                                       ferroviaria:   tutta   la   zona   si   è
                                                       appropriata   del   toponimo   di
                                                       Sant'Antonio...”
                                                       Così Giuliano Cerutti ci fa scoprire
                                                       un   angolo   particolare,   quasi
                                                       sconosciuto,   che   le   cronache
                                                       storiografiche   fanno   risalire     al
                                                       medioevo.
                                                       Esso   fu   luogo   meditativo   di   un
                                                       monaco   eremita:   Sant'   Antonio,
            abate egiziano (250ca.-356), che visse nel deserto, e fu ritenuto il guaritore del
            "fuoco di Sant'Antonio" e protettore degli animali domestici, rappresentato con
            il bastone da eremita, il porco, il campanello e la fiamma. 15).


            L'eremo   fu  utilizzato   anche   come  “lazzereto”  durante   il   periodo   delle
            pestilenze per la sua posizione riservata.

            Ettore Cozzani, impressionato dal panorama mozzafiato che offre quel tratto di
            costa così si esprime:  “...a levante, dopo un
            rompicollo che dissuade i pigri e gli inesperti, si
            svolge una vera e propria strada....ma la cosa che
            stupisce   è   la   doppia   ala   di   ginepri   che   la
            fiancheggia...”,  finchè appare alla vista l'isola di
            Bergeggi: “…..Poca cosa, quest'isolotto, eppurc
            signoreggia tutto il paesaggio, comc un motivo
            dominantc appassionato e risoluto domina una
            sinfonia. È I'originalità, e la bellezza di questa
            marina tra le più dolci e vivide di tutta la Riviera
            di   ponente...  l'isolotto   di   Bergeggi   sembra
            svolgersi dalla cima stessa, come un'altra vetta
            che si riveli; fin che, arrivati sul culmine, si vede
            sprofondare, con un'audace prospettiva aerea, giù
            nella conca celeste, e ci comunica più di tutto il
            senso della vastità...” 16)

            Foto:  l'eremo di Sant'Antonio  e la sua cappella in foto
            d'epoca
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