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Ancora Don Rossello ricorda che già nel 1652 il Commissario Domenico
            Spinola di stanza a Spotorno, decretò... “che le guardie di sanità fossero sempre
            armate e vigilanti al loro posto e che nessun vascello proveniente dalle isole di Maiorca e
            Sardegna e dalla Linguadoche sbarcasse merce senza licenza del Commissario, sotto la
            pena di £. 100 e che nessun vascello proveniente dalla Spagna sbarcasse merci sub
            poena vitae...”


            Il primo episodio increscioso che fece scattare l'allarme e la paura della peste a
            Spotorno si verificò la mattina del 17 maggio 1657, quando giungeva in barca
            da Genova, patron Bernardo Bado e dopo poche ore passava a miglior vita con
            segni di contagio.
            La gravità del caso pretese serie precauzioni per le seguenti persone: “1° Fra
            Antonio Maria Basso per aver confessato il Bado....2° il medico Antonio Lione
            per haverle tosso il polso...3° Gio Batta Maghella per Haver visitato l'amalato
            suo amico...4° Antonio Bucello per essere andato in casa dell'amalato....5°
            Giacomo   Cassola   per   esservi   imbarcato   sulla   barca   che   Havea   condotto
            l'amalato a Spotorno...”19)


            Attingendo   dall'Atlante   Vinzoni   si   riporta   l'organizzazione   del   servizio   di
            guardianaggio come fu predisposto a Spotorno:
            “...Il Commissariato di Spotorno comincia a ponente da una muraglia dei Sigg.
            Serra, luogo detto Torbora,confine di Noli, e termina a levante incluso tutto il
            luogo di Bergetti ed un luogo detto la Parazza. Tutto questo tratto, che è di
            spiagge infraposte da scogli e monti scoscesi, che hanno il piede in mare, è di
            miglie due e mezzo circa...
            Vien guardato dalli seguenti posti e dall'Uomini che vi concorrono come in
            appresso:

            n. 1 casetta in matteria detta di San Sebastiano: 2 guardie di giorno e 3 di notte,
            avvertendo che li due di giorno nella Capella di detto Santo, che resta in strada
            venendo da Noli;
            n. 2 della piazza: in magazeno di pietra Maizano, q.Giò. Maria per cui in vece di piggione
            resta franco dalla guardia,  Uomini 2 di giorno e 3 di notte come sopra;
            n. 3 di San Rocco : in casetta di matteria, guardie in tutto come sopra;
            n.4 dellaTorre: in detta torre  guardie in tutto come sopra .

            La relazione continua con il un nuovo regolamento che prevedeva:“... di notte
            tempo, che siano destinate 7 guardie, delle quali tiratone a sorte quattro, debbono
            battere, ossia passeggiare la spiaggia da un'ora di notte di tre in tre ore fino a giorno, ed
            in caso di bisogno avisino detto corpo di guardia con la voce, se saranno vicini o con un
            tiro   di   fucile   se   fossero   lontani   al   fine   di   dar   segno,   che   si   approssima   qualche
            bastimento. Gli altri tre restino al Corpo di guardia, e di più ogni notte ad ore diverse
            cammini   la   solita   Ronda,   per   vedere   se   sia   pontualmente   osservato   detto   nuovo
            regolamento. Le Guardie destinate per detto posto sono n. 300, onde restano franche
            giorni 34. le Ronde n. 14 due per ogni notte circa. Li deputati alle bollette n. 7 uno per
            ogni giorno per firmare le bollette il Cancelliere della Sanità...” 20)
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