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D'altra parte Noli da sempre rivendicò il suo dominio su quelle terre e impose
ad un consistente numero di uomini di Tosse l'obbligo di intervenire a difesa del
Comune di Noli non appena si fosse profilato un pericolo imminente. Questi,
comandati da Bernardo Ganduglia: sedici archibugieri e quattro alabardieri,
dovevano segnalare i pericoli con un suono della campana a martello.
Le disposizioni erano tassative, tanto che essi furono puniti con 25 lire di multa
per non aver prontamente ubbidito al segnale di battaglia, sottovalutando la
minaccia del Duca di Savoia, pronto a scendere dalla strada di Mallare e la
Valle del Quiliano per insediarsi nelle nostre marine.33)
Riportano le cronache che nel seicento il Senato di Genova intese armare una
flotta di 12 navi per la guerra contro i pirati; per questo impose al ponente
ligure un reclutamento obbligatorio. A questo si opposero fermamente i
governanti di Noli, in quanto non accettarono che la ricca e potente Genova
invece di elargire aiuto alle remote province del ponente imponesse loro di
servire le sue flotte con emorragie di uomini con la leva obbligatoria.
E alla fine Noli la spunta. 34)
Nonostante un buon sistema difensivo anche Noli registrò drammi famigliari
per attacchi Corsari, come il caso della povera donna Maiettina, moglie del
Battin Corso, rimasta vedova con tre figlie e un maschio, Paragorio, il suo
sostegno, fatto schiavo in Algeri “....ove li davano bastonate senza
compassione...”. La povera donna il 3 giugno 1657 chiede al Maggior
Consiglio Nolese “...di passargli qualche aiuto per poter liberare detto figlio
che si trova in man de' cani in Algeri...”.
Gli amministratori del libero Comune di Noli dovettero constatare che quello
non era un caso singolo, perché altri otto giovani “...gemevano in schiavitù
presso i cani infedeli...”, e destinò dieci scudi per ciascuno al fine di contribuire
al prezzo del riscatto.
La situazione era drammatica, le povere donne, madri e mogli, si sottoponevano
a fatiche e pene che talvolta
duravano anni in cui la famiglia
era impegnata a risparmiare
soldo su soldo e raccogliere le
elemosine e chiedere aiuto per
raggiungere la somma necessaria
a pagare il riscatto del loro
congiunto. 35)
Foto: la costa a ponente del territorio di
Noli vista dal mare. Si nota la grotta “dei
briganti”, così denominata in quanto
rifugio di malavitosi in attesa di assalire
le carovane che transitavano dalla Via
Romana situata poco più a nord.
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