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Borgio Verezzi



          Le Comunità di Borgio e Verezzi facevano parte della Podesteria di Pietra,
          che comprendeva oltre a Pietra anche Toirano con Boissano, Giustenice con
          Verzi e Ranzi; ad essa fu affidata la difesa costiera dai così detti “Turchi” o
          “Barbareschi”   tramite   il   corpo   militare   che   aveva   il   quartier   generale   nel
          castello della Pietra, fortificazione armata anche di cannoni.

          Nel 1560 i borgesi chiesero alla Repubblica di Genova di poter costruire una
          torre difensiva “... che li salvasse dalli pericoli degli infedeli...e che, se non
          ottenevano licenza havevano deliberato abbandonare il loco e le poche case e
          letti e ritirarsi alle montagne, et chi a Finale, benché contra l'animo loro, per
          paura di essere menati tutti in una notte in prigione in Barbaria...”.
          Genova, che aveva paura di perdere un territorio di pregio, già minacciato dai
          Del Carretto confinanti a Finale, diede il permesso e l'opera fu subito intrapresa.
          Lavorarono alla realizzazione anche donne e bambini, e nel 1564 “il Torrione”,
          “che dista due archibugiate dall'arenile”  era terminato e ben visibile alle
          imbarcazioni corsare che avessero tentato lo sbarco.

          Negli anni successivi, tuttavia, i borgesi capirono che il torrione serviva da
          avvistamento, ma non era sufficiente per  salvare il borgo; con il permesso del
          Senato   della   Repubblica,   costruirono   finalmente   un  grande   baluardo
          difensivo, nella parte più alta del paese. Fu così che nel 1588 fu terminata la
                                                         costruzione   del  “Forte   di
                                                         Borgio”,  contenente   circa
                                                         200 persone. 39)
                                                         A fronte delle preocupazioni
                                                         derivanti   dagli   incresciosi
                                                         avvenimenti   dei   paesi
                                                         limitrofi   la    Serenissima
                                                         Repubblica  intraprese  “...un
                                                         nuovo            straordinario
                                                         armamento contro i barbari
                                                         corsari, domandando che la
                                                         Comunità   della   Pietra   dia
                                                         quelli   annuali  soccorsi,   che
                                                         stimerà   proporzionali   alla
                                                         propria forza...”.


                                                         Foto: P. M. Groppallo atlante 1650
                                                         Genova Archivio di Stato: “confini di
                                                         Borzi,   Giustenesi,   Montegrosso,
                                                         Verezzi e Pietra con quelli di Tovo.
                                                         Tratto   da  “Carte   e   cartografi   in
                                                         Liguria” Massimo Quaini 1986
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