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Varigotti, frazione di Finale, era dotato di un importante sistema difensivo di cui
si conservano i resti del Castrum bizantino-longobardo e di una torre
quadrangolare sulla sommità di punta Crena del XIV secolo circa
I presidi istituiti successivamente a difesa delle pestilenze, come indicato
nell'Atlante Vinzoni prevedevano le casette di Sanità nei seguenti punti:
– Delli Bricci, in casetta a secco con guardie n. 4;
– Della Chiesa, in cssetta di matteria annessa alla stessa con guardie n. 6
– Del Cavo, in magazzeno del Conte e casa del Commissario dei quali si paga una
pigione di £. 7,10 al mese, guardie n. 8
– del porto di Varigotti, in casetta di matteria con guardie n. 6 38)

Da cronache antiche ricavate dall'archivio storico Diocesiano di Savona-Noli si
riporta la memoria di un fatto increscioso trasmesso dal Parroco dalle pagine
del registro dei defunti 1655-1743 di Varigotti, relativa alla cattura di un
gruppo di pescatori destinati ad essere o riscattati dalla cattività o a divenire
schiavi.
Poche righe datate 1713 testimoniano che il 5 agosto questi uomini del borgo
furono presi “nelli mari di Diano” da parte dei Turchi. Si trattava di Nicolò
Careshomo, Vincenzo Alberto del fu Genesio, Battesto Mendaro di Gio Antonio
e Bernardo Mendaro di Francesco e Francesco Scaletta fratello di Giovanni
Stefano, abitanti di Varigotti che pescavano sulla gondola (tipo di imbarcazione
di dimensioni medio-piccole usata anche come nave da trasporto per
determinati carichi) di patron Gio Stefano Scaletta che ivi pescava con li
paramiti.
Il parroco termina pregando Iddio “...perché dia libertà alli suddetti e che
possano vivere e morire nella Santa Fede Cattolica”.
(da un articolo apparso sul secolo XIX a firma di Sarah Pagano in occasione
della mostra “Schiavi a Genova e in Liguria”, tenutasi presso l'Archivio di Stato
di Genova, settembre 2018).

Foto: costa di Punta Crena all'estremità di Varigotti vista dal mare, visibile la spiaggia nascosta
dalla roccia sormontata dalla torre di avvistamento, l'ingresso dell'antico porto naturale e la Chiesa
romanica di San Lorenzo.
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