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Anche nella costa di Levante quasi tutti i piccoli borghi dovettero fare i conti
con incursioni dal mare, dei più noti e terribili assalti si citano:
- i fatti di Recco del 1557, quando ben 600 predoni turchi armati fino ai denti
con archibugi, schioppi ed archi e con una mossa fulminea attaccarono la
cittadina, che all'alba e incredula, probabilmente impreparata, reagì poco e
male, lasciandosi prendere dal panico e dandosi alla fuga invece che
combattere. L'intero paese fu saccheggiato in poco tempo e subì 14 vittime, e
54 rapiti che poi furono venduti come schiavi. 49)
- non meno grave fu l'attacco subito da Rapallo il 6 lugio 1549, quando le navi
nemiche si schierarono nell'ampia insenatura del golfo senza che i guardiani
delle torri di avvistamento avvertissero il pericolo. La popolazione fu colta nel
sonno e nulla potè rallentare la furia degli uomini del Capitano Dragut che in
poche ore distrusse la cittadina
Quasi tutti i borghi sul mare subirono attacchi:
nel 1584 a Sori per conto di algerini
nel 1607 a Riva Trigoso per mano di pirati tunisini
e poi Lerici e tutto il Golfo della Spezia e Luni.
Le cronache riportano un fatto avvenuto a Portofino, quando il guardiano della
torre diede fuoco alla “brisca”, ossia una minuta ramaglia intrisa di olio e pece
per cavarne un fumo più denso, subito tumulti scoppiarono a Recco e Camogli,
a dimostrazione del panico disennato che assaliva la popolazione disgregando le
forze proprio nel momento in cui sarebbe stato meglio una maggiore coesione.
Foto: mappa del Commissariato di Sanità di Portofino tratta dall'Atlante Vinzoni. 1720
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