Page 15 - BOZZA 12 gennaio 1
P. 15

Nel 1952 ci fu una vibrata protesta da parte dei Coloni dell'Opera Pia, i quali -
            rivendicando il fatto che Maria Siccardi in passato si era sempre accollata tutti gli
            oneri relativi alle loro posizioni contributive - contestarono la decisione del Comitato
            di Amministrazione di recuperare la metà dei contributi unificati sulla base della
            decisione della Corte di Cassazione a Sezioni Riunite del 5/4/1952 che sancì “...il
            diritto di rivalsa per la quota parte dei contributi unificati agricoli afferenti i
            mezzadri o coloni”.
            Il  Presidente  Giongo Arturo, inviò  una nota  in  data  16/6/1952:  “...il   Comitato
            d'Amministrazione   ha   ritenuto   proprio   dovere   nell'interesse   dell'Opera   Pia,
            nonché per evidenti ragioni di equità di effettuare il recupero dei contributi
            suddetti a partire dall'anno 1951 e successivi, tralasciando per ora gli anni
            precedenti...”.
            La decisione fu infine accettata da tutti.
            Altre   conquiste   sindacali   a   favore
            dell'agricoltura furono introdotte con Legge
            26 ottobre 1957 n. 1047 che contemplava:
            “l'estensione dell'assicurazione per invalidità
            vecchiaia   ai   coltivatori   diretti,   mezzadri   e
            coloni”.
            Non meno importante fu l'introduzione, con
            D.M.   6   agosto   1963:  “dell'esenzione
            dall'imposta di fabbricazione, sulla benzina,
            il   petrolio,   sugli   olii   da   gas   destinati
            all'azionamento di macchine agricole”.


            Per questo fu istituito l'apposito ufficio UMA
            (Utenti Motori Agricoli), che rilasciava un
            libretto   nominativo  su   cui   venivano

                                                 registrati i  prelievi di combustibile a  prezzo
                                                 calmierato   per   l'utilizzo   di   tutti   macchinari
                                                 agricoli,   dalle   pompe   per   irrigazione,   alle
                                                 zappatrici ecc.La rivoluzione industriale degli
                                                 anni '60 offrì innovazioni importanti, fra cui le
                                                 prime macchine agricole; la più comune  era
                                                 la zappatrice pasquali,  dotata di un carrello di
                                                 12 o 24 “zappette” di ferro, che azionate da un
                                                 motore a scoppio poteva vincere la resistenza di
                                                 zolle aride e secche.
                                                 Questo   comportò   un  miglioramento   notevole
                                                 nelle modalità del  lavoro  in campagna.

                                                 Foto sopra: libretto di controllo dell' UMA
                                                 Foto sotto: la zappatrice “pasquali” in azione


                                                     15
   10   11   12   13   14   15   16   17   18   19   20