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CAPITOLO TREDICESIMO

       Dopo il trasferimento da Torino a Genova Archiloco attraversò un
periodo di euforia. Aveva un lavoro da giornalista ben pagato che gli con-
sentiva un’autonomia mai provata prima. Con i colleghi di lavoro si tro-
vava abbastanza bene. Viveva nella casa della zia Pallina, in Albaro,
ospitando un collega scapolo che gli insegnava i fondamenti del mestiere.
Zuccherino gli aveva spedito un bigliettino di auguri per il suo comple-
anno con un post scriptum: “Hai visto? I Beatles hanno tenuto l’ultimo
concerto. Il tempo non si può proprio fermare...”.

       Archiloco si vedeva con il Duca, quando riuscivano a combinare
rispetto ai reciproci impegni di lavoro. In quel periodo, il suo amico fre-
quentava il campo di golf di Rapallo. Era un ottimo giocatore e molti
fine settimana li passava impegnandosi in interminabili partite. Qualche
volta, Archiloco lo raggiungeva e, per passare il tempo, giocava a tennis
con compagni occasionali come lui poco inclini al golf. Fu proprio in un
incontro di doppio misto che conobbe una signora della Genova bene.
Aveva qualche anno più di lui. Affascinante, reduce da una burrascosa
relazione con un chirurgo di fama che aveva determinato la separazione
dal marito. Alla fine della partita, andarono al bar e cominciarono a par-
lare di politica. Era un’accesa radicale. Archiloco la stava a sentire poco
convinto, anche se non lo dava a vedere. Era il contrario esatto di Zuc-
cherino: fisico appariscente, tono della voce molto marcato, accanita fu-
matrice e molto snob.

       Passarono la notte nella villa di lei, a Rapallo. Iniziò così una re-
lazione molto intensa ma al tempo stesso molto libera, senza reciproci
impegni e responsabilità. Sapevano entrambi che l’amore era un’altra cosa
ma si capivano e, soprattutto, non avevano bisogno di fingere. Stavano
insieme solo quando ne sentivano il bisogno, vivendo il presente senza
proiezioni sul futuro.

       Intanto, il tempo passava. Archiloco aveva notizie di Zuccherino
dal Duca che le aveva da Gianna. Si era sposata con un industriale di To-

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