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La ragazza si mise a ridere mentre il cameriere esclamava: “Che
modi! Che gioventù!”.

       Archiloco era rimasto di sasso. Zuccherino si mise a piangere:
“Non berrò mai più bibite gassate!”.

       Si sentì un altro rutto e il Duca apparve da dietro il paravento:
“Portate l’ossigeno che Archiloco sta svenendo”.

       “Ah, ah, ci sei cascato!”, Zuccherino era passata dalle lacrime al
riso.

       “Ma i rutti chi li ha fatti?”, Archiloco non aveva ancora realizzato
bene l’accaduto.

       “È stato il Duca da dietro il paravento. Hai pensato davvero che
li avessi fatti io?”, Zuccherino rideva.

       “Per un attimo, mi è crollato il mondo addosso. Ti ho immaginato
mentre tracannavi bibite gassate, tra un rutto e l’altro. Poi ho visto Bea-
trice, quella di Dante, come in una visione, che adescava i passanti in Via
Pre. Che incubo! La fine del dolce stil novo”, anche Archiloco rideva.

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