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“Ne sei sicuro?”. Zuccherino era entrata e si era inginocchiata su una
panca. Archiloco l’aveva seguita e l’osservava mentre stava pregando. “Che
Zuccherino che era…”, pensava: “Magari i suoi parenti le avevano detto pe-
ste e corna di Togliatti e ora lei pregava per lui. Era così convinta”. Una volta,
gli aveva confidato di aver pregato perché i suoi amici non prendessero gli
orecchioni quando erano andati a trovarla a casa durante la malattia. Che
straordinaria Zuccherino, così innocente, sincera; che credeva nelle pre-
ghiere. Archiloco a volte non si capacitava, a volte allargava le braccia, a volte
se la stringeva forte sul cuore.
Archiloco aveva avuto gli orecchioni molti anni dopo. Se ne era
accorto mentre stava per prendere un aereo per una delle sue tante tra-
sferte al seguito di qualche squadra. Il Duca gli orecchioni non li aveva
mai presi ma qualche volta si era divertito a fasciarsi le orecchie. In par-
ticolare, aveva avuto dei “grandi momenti” a Torino dove era ritornato
per partecipare ad un torneo di golf. Aveva incontrato Gianna con il ma-
rito anche lui golfista.
Mentre stava sorseggiando un aperitivo al bar, vide arrivare Zuc-
cherino, evidentemente avvertita da Gianna. Senza farsi vedere si infilò ne-
gli spogliatoi: gli era balenata un’idea per omaggiare l’amica. Si fasciò le orec-
chie con un asciugamano bianco annodato in testa e si presentò alla gara.
“Ho gli orecchioni ma non potevo mancare a questo torneo”, fece
rivolgendosi a dei golfisti che lo guardavano stupiti. Cominciarono i sus-
surrii ed i commenti: “Ma scherza o ha gli orecchioni sul serio? Mai suc-
cessa una cosa simile!”.
Vinse il torneo. Gianna e Zuccherino andarono a salutarlo. Lui le
accolse come il suo solito: “Madame mi i son tant bel che brav. Ragazze,
pardon, madame mi avete visto sui bunkers? E sul putting-green? Parlate
forte che con questi orecchioni non sento niente. Sono a scoppio ritar-
dato, sono ancora più fastidiosi”.
Durante la premiazione, il Duca dedicò la vittoria “a due amiche che
mi porto nel cuore insieme a Torino”. Scattarono gli applausi e qualcuno
cominciò a chiedersi chi fossero queste amiche. Zuccherino e Gianna lo os-
servavano divertite e commosse allo stesso tempo.
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