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EPILOGO
Il Duca ed Archiloco erano in viaggio per Torino, su una Mercedes con
tanto di autista. Un’idea del Duca: “Non possiamo andare a Siviglia ma un
salto a Torino lo possiamo fare. Andremo a pranzo in quel ristorante dove mi
hai detto che c’è quella ragazza che sembra Zuccherino ma anche Sole ma an-
che Mariuccia. Sono proprio curioso di vederla”.
Qualche mese prima, Archiloco aveva notato quella ragazza che
serviva ai tavoli di un ristorantino, situato nei pressi di Porta Palazzo a
Torino, durante un pranzo di lavoro con dei colleghi in preparazione di
un convegno sportivo che si sarebbe svolto da lì a pochi giorni. Lei lo
aveva riconosciuto: “Lei è un giornalista, la vedo alla televisione, parla
sempre di calcio. Io non me ne intendo, non conosco neppure le regole…
al liceo giocavo un po’ a pallavolo”.
Era tornato da solo in quel posto e le aveva parlato mentre lei gli
serviva il pranzo. Aveva un sorriso da sogno. Si esprimeva in un italiano
“musicale”. Studiava all’Università, Facoltà di lettere. Stava preparando
la tesi su un poeta dell’est. Il discorso era finito su un film di un regista-
poeta moldavo intitolato I Lautari che ad Archiloco era piaciuto molto.
Una grande storia d’amore in un mondo di zingari e di musica. Lei era
entusiasta di quel film ed Archiloco le promise che le avrebbe inviato la
copia in DVD, cosa che poi aveva fatto.
A volte, quando Archiloco passava da Torino per lavoro, faceva prima
un giretto in Via Lagrange, che era diventata un vero salotto dopo i lavori di
rifacimento. Poi, si recava in quel ristorantino dove c’era quella ragazza che
si muoveva tra i tavoli con la classe di una mannequin, anche quando portava
sulle braccia quattro pizze per volta.
Ne aveva parlato al Duca suscitando la sua curiosità: “Allora la
devo vedere… sei andato a pescare un film sconosciuto e lei lo aveva vi-
sto, le era piaciuto. Il solito culo! Ma come cazzo fai!”.
Stavano per arrivare a Torino ed Archiloco si raccomandò al Duca:
“Potrebbe essere nostra nipote non mi far fare brutte figure. Lei non ti co-
nosce e potrebbe equivocare con tutte le belinate che dici”.
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