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“Menata? Cerca di prenderla un po’ sul serio l’Università e non se-
guire la strada del Duca, sia per le ragazze spagnole sia per lo studio, sino
ad adesso hai dato esami e vai bene...”.

       “Certo non sono perfettino come te... ma sono studioso e le spa-
gnolite arrapate non esistono, sono le solite esagerazioni fantastiche del
Duca per farti arrabbiare”.

       “Lo so, lo so, ti è dispiaciuto che mi sia trasferita qui?”.
       “Cosa vuoi… non mi ha fatto certo piacere sapere che i tuoi si
sono preoccupati quando hanno saputo che tu uscivi con me e non con
il Duca… per il resto poi fa poca differenza”.
       “Non gliela perdonerò mai... lo sanno... e continuano a telefo-
narmi, si sentono in colpa. Un giorno dovranno chiederti scusa. A me
l’hanno già chiesta per quella storia assurda dell’amore libero. Li ho fatti
vergognare. Poi mi è spiaciuto perché provo per loro un grande affetto”.
       “Dici? Chiedere scusa a me per come va il mondo? Loro sono nella
corrente... così vanno le cose... scusa di che? Loro penseranno sempre di
aver fatto il tuo bene... in fondo bisogna tener conto del loro punto di
vista... per giunta sei figlia unica...”.
       “E io penso che ti abbiano ferito e il mio bene non può essere que-
sto. Hanno ferito anche me”, lo accarezzò.
       Era uno di quei momenti in cui Archiloco avrebbe voluto fermare
il tempo. Aveva ragione il Duca: Zuccherino era proprio uno zuccherino,
così dolce, nessuna era come lei.
       Cominciarono ad arrivare le note della canzone di Endrigo Era
d’estate. Il disco l’aveva messo Gianna perché sapeva che era la canzone
di Zuccherino ed Archiloco. “Era d’estate e tu eri con me... ”, l’atmosfera
era romantica.
       Il Duca e Gianna, finite le danze ed i pomiciamenti, avevano or-
dinato un lauto pranzetto mentre Archiloco e Zuccherino si erano seduti
proprio al centro del prato. Ascoltavano quella canzone che avevano bal-
lato per un’estate intera. Era diventata la loro canzone, anche se parlava
di lacrime chiare che dicevano addio, una parola che in quei giorni per
loro era così lontana, di un altro pianeta.

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