Page 12 - pag1-90
P. 12
di Gozzano, del tutto incongrua e improbabile, nel tempo storico
quanto mai diverso, anzi inimmaginabile. Senza ragioni, i due si
lasciano ancora una volta gozzanianamente, ma con sempre più
ironico rimpianto. E’ l’emblema oggi dell’incontro precario della
vita, che è dei tempi di Gozzano e quelli della seconda guerra
mondiale e del dopoguerra, e l’amore è vivo e vero, eppure, non si
capisce perché, si dilegua.
L’uomo senza età è uno scrittore, eppure non è riuscito a capire
perché egli e la ragazza con le fossette si sono lasciati, e lo stesso
si chiede la donna senza età. Si sono incontrati di nuovo per caso,
in un pronto soccorso come avevano trascorso una settimana
d’amore in un “buco” d’alloggio. La conclusione del romanzo è
ancor più in antifrasi del pronto soccorso, dopo che l’uomo senza
età e la donna senza età una volta ancora hanno partecipato a una
protesta morale e un poco politica: i due si sono rifugiati in uno
stanzino pieno di scatoloni, scope, secchi, fustini di detersivo.
Chiacchierano, quetamente. Il passato non può rinascere, come
neppure le passioni politiche e umane della giovinezza, anche se
l’uomo senza età sotto sotto ci crede ancora. Dopo andranno a
cercare il posto tranquillo per ascoltare un po’ di musica e magari
persino ballare. Marengo racconta una vicenda non di rimpianto, di
pianto e di pateticità, ma di vita e di amore perduti non per scontro
o violenza o disperazione, ma senza motivo, come per caso.
Raccontare la forza del caso dell’esistenza è il merito difficile e
prezioso del narrare di Marengo.
Giorgio Bárberi Squarotti
12