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r lr(i oplx)silori al regime. I kulaki ex piccoli proprietari erano stati sterminati;
Irr popolirziorìc nrssa vedeva in noi, tutti cattolici praticanti la religione a loro
proilrilir. ctl trn senso di libertà nel modo di vivere che essi potevano appena
Irrrrnirllirrirrc rr che in qualche modo c'invidiavano. Durante i periodi di pausa
rlrrll'opt'r'rrzioni di guerra cui eravamo chiamati si parlava con loro della vita in
ltrrlrir, rlcl noslro rnodo di vivere, essi ascoltavano incantati, si parlava della
rrorlrrr n'ligiorre, di come si praticava in Italia, allora si tiravano fuori cartoli-
rrr', rrrt'rLrglicttc, immagini sacre, tutto quello che i nostri cari ci avevano dato
prirrrlit'rrtkr llla partenza, quasi consegnando ad esse il compito assurdo di pre-
',r'rvirl'i gilrcché erano simbolo d'amore e speranza quasi attribuendo ad esse
rl polcn' tli lirrc miracoli che nessuno ha potuto fare.
( )ltrri sokllrlo ne possedeva, le donne ci pregavano in ginocchio per avere quel-
Ir' prt'r'ole cose.
lo lro rllrlo tutte le immagini sacre che avevo, ma non ho mai voluto privarmi
rlcllrr Miukrnnina del Grappa, attaccata col nastrino tricolore dell'occhiello
rl'rlro tlcllir giacca, che mi avevano affisso le crocerossine al Brennero, all'u-
r,r'rtrr tlirll'ltaliil mi ha fatto uscire dall'Italia questa Madonnina, e mi farà
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lor ililr't' "1lonsavo".
D( )N tilASUTTI
lVllrrlt' c'i spostiamo da Malo Orlovka, accadde un episodio un po'buffo che
vrrlt' plrllrgunista il caro Don Biasutti, nostro cappellano della Legione e figu-
rr nr('nrorabile della campagna di Russia, che ricordo con grande affetto e
r',rruurozione e mi rammarico di non essere riuscito a vederlo vivo dopo il suo
ntoln() in Patria nove anni dopo di noi.
l,,rrr rrollc, stiamo effettuando un'azione di ricognizione, ci muoviamo lenta-
rrrt'nlt', strisciando per terra col fucile spianato, il capitano conta gli uomini
pr irrrir tli partire e si accorge che ce n'è uno in più e allora li riconta e ce n'è
s('nrl)r'c uno in più, ci guardiamo l'un l'altro e ci accorgiamo che Don Biasutti
c r'on rìoi... Egli sta avanti a tutti e c'incita "venite, ci chiamano".
L'rrzionc è proseguita per tutta la notte, appena arrivano le prime luci dell'al-
lrr c la nebbia incomincia a diradarsi ci accorgiamo di esserci imbattuti in un
lìrltino pieno di soldati russi armati fino ai denti, fàcciamo subito marcia
rrrrlictro, sempre carponi e a più non posso mentre quelli incominciano a spa-
lrrrc pallottole sonanti come grandine. Don Biasutti è l'ultimo, armato della
sulr croce e di un badile, lo vedo ancora sgattaiolare tra una pallottola e l'al-
lrlr, riparandosi col badile, camminando a carponi in quella "grandinata" di
pirllottole, non una lo ha sfiorato, aveva una benedizione speciale e ben meri-
lirta. Abbiamo riso di gusto per lo scampato pericolo.
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