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llr;xr tprirrtlici giorni di viaggio su quel treno, chiusi dentro allo scomparti-
nrnrlo. scrìzu rrìuoverci e senza poterci distendere, sul treno è scoppiato lo
',t'or lrulo, tlovuto all'alimentazione oltre all'igiene che si può immaginare.
I o rcorlrrrto porta dissenteria e la necessità di andare in bagno di corsa e molte
r nllr', rrrit lir porta dello scompartimento per i bisogni era aperta una volta sola
,rl 1,tul'llo...
ll prrrrro rrrorto è stato un rumeno, ha urinato in una scarpa e poi ha bevuto,
rlr r|lo lX)r'() crfa tnOftO.
I rl (lrsscnl(lr'ia impera e ha colpito tutti, eravamo allucinati oltre che dalla sete,
;,orrlr irr lirccia, non si riusciva più a contenere nulla.
llrr liiorrro, Lrn soldato di Ferrara correva verso il "bagno" (un vagone con un
lrrrt o rrr rrrczzo), ma era stato preceduto da altri che non erano riusciti ad arri-
\ iu (' rr lcnrllo ed avevano sporcato per terra.
Lr liurlliir gli impone di pulire il pavimento, ma non aveva niente... la guar-
rlr,r r orrlinrrirva a ripetere I'ordine ed insultare, ed il poveretto implorava pian-
Ir'rrrlo t'lrt'gli dessero un po'd'acqua per pulire, una scopa, uno straccio qual-
'rlrt,,r ( osir. rrra niente, bisognava ubbidire e basta.
,'\rl rrrr r'r'r'lo punto sentiamo un urlo lancinante: la guardia gli ha sbattuto il
tltt/ tt rli clriavi sulla testa per indurlo ad eseguire l'ordine, ed il poveretto ha
rlnlrrlo ;lrrlirc per terra con le mani.
ll r r;r1'1lio ('()rìtinua, siamo ormai mummie, nessuno mangia più neanche il
Irrlrr'. r)l',ui giorno si contano due o tre morti per scomparto, quelli di noi che
rnno iur('()r'it vivi e che riescono più o meno a stare in piedi devono trascinarli
irr lorrrhr rrl lrcno e quando il treno si ferma in qualche stazione sono buttati
Lrlll
N,'rr .,;111',, rrrli se qualcuno si è occupato della loro sepoltura, ma mi resta dif-
Itr tlr r'rcrh't lo.
( lr nrirr i sono padroni del nostro corpo, in un primo tempo cercava-
lritkrcchi
urrr rlr r'orrrlrirttcrli cercando di ucciderli con le mani, ma ormai non abbiamo
piu lrr lrrzir c si cerca di togliere solo quelli che ci coprono gli occhi e la fac-
r llt
Itirr,rilrrro iuìcora altri giorni, i morti aumentano di giorno in giorno, ora negli
,rr {rnl)iuti c'ò più spazio a disposizione, ma non è un gran sollievo, e allora i
rrr,,:,r si rccorgono (bontà loro), che andando avanti di questo passo a destina-
rrrrrrt' srrrt'llbc arrivato il treno vuoto, e hanno deciso di dare acqùa a volontà.
[\{;r oltrriri siamo distrutti, come si fa in quelle condizioni fisiche e morali a
[rt'virlt'r'e il buon senso e bere poco alla volta?
Srrrnro iurrobbiati e ridotti a larve umane.
Iln tLrvrurli agli occhi una scena raccapricciante che non dimenticherò mai: un
t,r1,.i1r.r,r, lcclesco, giovanissimo, alla vista dell'acqua tanto bramata, incomin-
ul rr ltcrri, il poveretto aveva avuto le mani congelate e le ossa delle dita usci-
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