Page 26 - ricordi di sbarbaro-3
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grave incidente automobilistico di papà e mi scriverà una bellissima
lettera. (fig.32)
fig.32 La lettera in
occasione del grave
incidente di papà.
Verso la fine dell'estate, quando sono andato a dirgli che papà stava
meglio e a ringraziarlo, mi ha regalato il suo libro “Autoritratto
involontario” che aveva già destinato ad Oreste Macrì (con dedica),
come per mettermi al corrente di una cosa di cui non mi aveva mai
parlato, e che era verosimilmente l'ultimo disponibile.
Mi ha fatto anche dono di una cartellina di disegni di Silvano
Scheiwiller e di un'acquaforte di Novaro rappresentante Verezzi.
In una di quelle occasioni, lui e la Lina mi avevano messo alle strette;
eravamo nella saletta e, come se pensassero al loro congedo, mi
costrinsero a scegliere una delle cose da loro appese a quei muri;
avevo resistito tante volte, negli anni, alle loro insistenze:”Prenditi
questo, prenditi quello!” “Ma andiamo” rispondevo, “così poi rimane
il buco”.
Avevano appeso a quei muri dei sentimenti, loro due, i tromp-l'oeil,
Piranesi, Saccorotti.
“Scelgo allora la “Pipia”, dissi, che era un disegno della Mimma
Gambetta rappresentante la figlia Maria Pia che era appunto
soprannominata “Pipia”.
“Va bene, sarà tua, come il tavolo di mio nonno e le otto sedie”
dissero soddisfatti.
Preso in contropiede, risposi confusamente:”Ma non c'è nessuna
fretta!”
A settembre ero molto impegnato con mio padre convalescente e con
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