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A Noceto Felice, nella conduzione delle terre di Prelo seguirono nella parte più in
basso detta “Marteggiana” Noceto Pietro Vincenzo e la moglie Cerisola Tommasina,
che abitavano nella casa di Prelo, mentre nella parte più in alto, detta “Montino”, vi
subentrò Ferrando Crescenzio e la moglie Pescetto Rosa .
Tutta questa zona fu devastata dalle bombe del 1944, a cui si intervenne con legge
speciale n. 968 del 27/12/195 che estese la concessione di indennizzi e contributi
per danni di guerra anche ai beni agricoli; dalla perizia extragiudiziale di
Lorenzato Floris di Noli, nominato dall' Intendenza di Finanza per il calcolo dei danni
risarcibili, e di seguito citata come “perizia Lorenzato”, risulta una perdita così
calcolata:
per Noceto Vincenzo: n. 40 piante di viti, n.10 alberi da frutto, n. 20 paletti oltre alla
distruzione di muri di cinta; per Ferrando Crescenzo: 18 q.li di pomodori, 300 kg di
granoturco e kg 150 di fieno.
A ristoro dei danni di cui sopra fu concesso un contributo complessivo di £. 33.700
oltre che la ricostruzione di una stalla approvata dall'ECA con deliberazione n.84 del
31/8/1951.
L'attività agricola riprese con vigore nel dopoguerra, nell'anno 1949 si registra infatti
un introito, per la quota parte, a Ferrando Crescenzo pari a £ 335.000 incrementato
a £. 624.000 nel 1956, mentre a Noceto Vincenzo pari £. 125.000 nel 1949 che
raggiunse £. 337.000 nel 1956.
Nel 1957 ad essi subentrò nella
conduzione del Montino, la famiglia di
Valle Giuseppe, con la moglie Ravera
Anna e dai figli Giuseppina e Matteo. Con
il passaggio di consegne al nuovo
affittuario il Fattore predispose un
inventario degli alberi e attrezzature
presenti nel fondo come di seguito
indicato:
n. 520 albicocchi, n. 3 cachi, n. 30 peri e n.
940 viti, oltre a m. 330 di tubo a 2 pollici, m.
4 di tubo a 1 pollice n. 29 saracinesche, n. 2
contatori e n.1 macchina da zolfo.
Nell'Inventario Siccardi così sono
descritti questi fondi:
“...seminativo, arborato, nella parte piana il
terreno è sciolto e sabbioso, nei terrazzamenti
è compatto. Posizione ottima al riparo dei venti, le colture prevalenti sono ortaggi, frutta e
vite, irrigazione tramite il pozzo sul terreno, una piccola sorgente e l'acquedotto agricolo ...
fabbricato in muratura ad uso stalla e fabbricato di pietrame ad uso abitazione...”.
Dagli atti dell'Ente, nel 1959, si registra una produzione di:
circa 700 kg di mandorle a £ .70 al kg, circa 680 kg di pere ad una media £. 100 al kg e
500 kg di albicocche ad una media di £. 120 al kg.
Foto: Valle Giuseppe nelle fasce del Montino.
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