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Sempre nel 1957, un altro
       importante       intervento
       interessò   quest'area:   la
       concessione   in   affitto   da
       parte dell'Opera Pia di una
       porzione di terreno per la
       costruzione   del    primo
       impianto di distribuzione
       carburanti e lubrificanti,
       per molti anni fu l'unico a
       Spotorno,   approvata   con
       deliberazione   n.   205   del
       18/05/1957.
       L'installazione e l'esercizio   del distributore furono autorizzati dalla Prefettura di
       Savona con atto n. 17983/434 del 7/11/1960 alla ditta Piero Beccaria & figli, titolare
       della concessione che fu rinnovata ininterrottamente fino al 2017.
       L'Ente  incassò un canone annuo d'affitto iniziale £. 450.000 per arrivare a Euro
       16.300   circa,   e   concesse   al   Colono   Damonte   Lorenzo   (figlio   di   Giuseppe)   un
       indennizzo  per il rilascio del terreno pari a £. 2.500.000.


       Nel 1959 seguirono altre vendite con asta pubblica di piccoli lotti per l'edilizia privata
       in località Pineta: uno assegnato a Legati Sergio fruttò £.70.000, che furono impiegate
       per l'alloggio di civile abitazione in via Mazzini n. 78, un altro andò a Ratto Guido
       per un importo di £. 2.000.000, oltre ad altri piccoli appezzamenti e boschi di valore
       piuttosto esiguo.
       Nei terreni che cominciavano a ridimensionarsi la produzione agricola  aumentò con
       l'impulso dato dalla presa in carico dell'Ente e la messa a dimora di nuovi vitigni e
       alberi da frutta, sopratutto  albicocchi, (erano gli anni di massima produzione):

       nel 1959 si registrano infatti notevoli quantità di albicocche : Damonte Tomaso  di oltre
       30 q.li, Damonte Giuseppe circa 15 q.li , Calcagno Bartolomeo q.li 30 Calcagno Tino q.li
       27,  Gandullia Maria q.li 25 oltre a q.li 5 di pere.
       La produzione di vino si attestò a circa lt. 609 per Damonte Tomaso, lt. 570 per Damonte
       Giuseppe, lt. 816 per Calcagno Bartolomeo, lt. 1230 per Calcagno Tino, lt. 850 per
       Ganduglia Maria.

       Con l'inizio dello sviluppo economico negli '60 prese corpo una grande operazione
       immobiliare: la vendita di una vasta area nel lato più a sud della Serra, su cui fu
       costruito il complesso residenziale “Le Rondini”,  approvata con deliberazioni del
       Consiglio di Amministrazione - n. 45, 46 e 53 del 1962, Presidente Luigi Novaro.
       L'operazione portò un introito all'Ente  di £. 176.000.000 che fu messo a frutto in
       istituto bancario, (Banco di Roma all'interesse del 4,50%) in previsione investimenti
       futuri.


       Foto sopra: l'impianto di Beccaria nel pieno della sua attività.
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