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La vasta area detta Nicei, situata a est del rio
Foce, confinante con i terreni detti Brèia e
Passu, che arrivava fino al sito dell'attuale
stazione ferroviaria, era coltivata, fino agli anni
'70, a frutteto e vigna.
Diverse famiglie lavoravano nei poderi,
suddivisi da mura di cinta, fra cui quella di
Antonio Rossello con i figli Nanni e Lino e di
Marco Cerisola; famiglie che per molti anni
ricavarono da queste terre una grande quantità
di albicocche e di pesche oltre che di vino.
La parte che costeggiava il bordo del fiume
Foce di proprietà dei Siccardi, era invece
ricoperta di canne, che erano impiegate per le
necessità dei mezzadri. Le canne erano infatti
un importante ausilio nell'attività agricola e per
questo chiamata “Il canneto dei Siccardi” .
Un'importante testimonianza ci viene data da Maria Teresa Rossi che ricorda con
quanta cura si procedeva al taglio delle canne e alla distribuzione delle stesse:
“Al tempo stabilito – nel periodo
da dicembre a gennaio - di luna
vecchia - si effettuava il taglio
delle canne, che doveva essere
fatto con l'accetta, con un colpo
netto di sbieco, altrimenti erano
inutilizzabili. Cerisola Giuseppe
Il fattore distribuiva le canne,
opportunamente ripulite delle
foglie, e legate in fasci da n. 50 ,
a ciascun colono nella quantità
necessaria in base al numero di
piante di vite presente sul fondo
dallo stesso coltivato. Esse
servivano, con i pali di castagno per i filari a sostegno delle viti e degli ortaggi.
In pochi anni tutto questo scomparve e le costruzioni sostituirono gli orti.
Si ricordano fra gli interventi più significativi il primo cinema all'aperto di Spotorno:
il “Cinema Italia”, che allietò per tanti anni le stagioni estive di turisti e concittadini,
ad esso seguì la costruzione dell'edificio della “Cieli”, la Società di gestione
dell'energia elettrica, che vi mantenne la propria sede fino agli anni 2000, la
costruzione delle Scuole Elementari e, via via, tutta la zona perpendicolare all'attuale
Viale Europa e le vie limitrofe.
Nel 2006 fu venduto inoltre a Damonte Andrea, la parte rimanente della “Rustia”, a
sud della strada della “Torre”, dove sorge l'omonimo camping.
Foto sopra: Marco Cerisola raccoglie le pesche in località Brèia anno 1950.
Foto sotto:canne sul greto del fiume
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