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Il condominio Le Rondini fu il
            primo   innovativo   centro
            turistico, divenuto famoso per
            la genialità di “Ferrer”, che ivi
            aprì   un   ristorante   fra   i   più
            rinomati della Riviera Ligure.
            Una bella definizione di questo
            mitico personaggio  ci è data da
            Luigi Veronelli nella prefazione
            al   libro   di   Ferrer  “pesto   e
            buridda”:
            “un occhio al mare, uno alla terra, ha in sè la storia del suo popolo che ama il
            mare almeno quanto lo teme e rispetta, che dalla terra si distacca – è necessario
            navigare – ed alla sua terra ritorna con disperato desiderio....”
            Il progetto fu completato con la costruzione di nuovi campi da tennis nell'area
            adiacente, approvato con deliberazione dell'Ente n. 23 del 20 aprile 1964 e affidati  in
            gestione all'Azienda di Soggiorno, presieduta dal Dottor Bono, ad un canone iniziale
            annuo di £ 200.000. In seguito la gestione fu affidata ai privati: Scavolini dal 1974 al
            1982 e Gentili Bruno che li gestì fino al 2000 a canoni aggiornati.
            Alla   soglia   del   nuovo   secolo   un'altra   grossa   operazione   immobiliare   portò   alla
            definitiva trasformazione dell'intera zona: a seguito di asta pubblica  approvata con
            deliberazione n. 124 del 2001, l'Ente presieduto da Rossello Andrea, affidò alla ditta
            Echinacea s.r.l. di Lecco:
                – la proprietà dell'area residua della Collina per un importo di € 1.291.000;
                – la“concessione diritto di superficie” per 60 anni della restante parte delle aree
                    della Serra, oltre che delle aree già occupate dai campi da tennis;
                – il diritto di usufrutto su due fabbricati adiacenti l'area per trenta anni;





















            L'operazione, formalizzata con atto   n. 33.508 di R. a rogito Notaio A. Firpo di
            Savona e prevedeva la costruzione di un impianto di talassoterapia ma, a causa del
            fallimento della ditta aggiudicataria nel 2016  non andò a buon fine. Innumerevoli
            progetti sono stati ipotizzati e sono tuttora  allo studio per trovare nuove soluzioni.

            Foto sopra: il complesso “Le Rondini” con adiacente il campo da tennis ancora in attività.
            Foto sotto: l'area interessata dai lavori di costruzione della talassoterapia.
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