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CAPITOLO UNDICESIMO

       Quella domenica, iniziava il torneo di tennis in un circolo lungo il
Po. Archiloco a Gianna uscirono dagli spogliatoi vestiti di bianco, allora si
usava così. I loro avversari erano un famoso avvocato e una signora della
Crocetta che conosceva Gianna perché abitavano vicino.

       Sulle tribune, c’era un po’ di gente e dallo schiamazzo si poteva ca-
pire che stavano per arrivare il Duca, Totò e soci.

       Si misero a palleggiare. Gianna salutò con la racchetta Zuccherino
che era arrivata di corsa in bicicletta, reduce dalla Messa con gli zii. Si
era seduta su di una sdraio ai bordi del campo, dietro la rete. Stava ri-
fiatando. Teneva le dita intrecciate sopra la testa protetta da un fazzoletto
azzurro come il vestito. Un gatto si era accovacciato ai suoi piedi. Il sole
le illuminava il volto e aveva gli occhi socchiusi. Era Thérèse, una fan-
ciulla di Balthus. Solo che di Thérèse si intravedevano le mutandine, se
Archiloco ricordava bene la riproduzione del quadro vista in Università.
Con Zuccherino questo non era possibile. Archiloco continuava a fissarla.

       “Ehi! Sveglia! Quello batte!”, Gianna lo richiamò alla realtà.
       La partita non ebbe storia. Archiloco e Gianna concessero solo po-
chi games ai loro avversari che il Duca salutò urlando loro: “Cerea!”. An-
darono tutti nel dehors di un baretto vicino al borgo del Valentino. Ar-
chiloco e Zuccherino restarono indietro sul lungo Po. Si sistemarono
sull’erba della sponda sulla quale avevano steso un accappatoio che Ar-
chiloco aveva tirato fuori dalla borsa sportiva. Mentre si sedeva, Zuc-
cherino fece un movimento un po’ brusco e Archiloco intravide, tra l’az-
zurro del vestito, le mutandine bianche.
       “Ora sì che sei Thérèse”, le fece.
       “Thérèse?”, Zuccherino era curiosa.
       Le raccontò di Balthus, delle meravigliose fanciulle, dei sogni oni-
rici, dell’innocenza.
       Era uno dei loro momenti magici, di quelli in cui Zuccherino vo-
leva fermare il tempo. Glielo disse abbracciandolo: “Sapessi cosa ho do-

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