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“Le prenderà un colpo, vorrai dire”, il Duca scherzava.
       Alla fine, il contratto venne stipulato e Archiloco diventò pro-
prietario di una lambretta.
       Il giorno dopo, Zuccherino aveva un’intera giornata a disposizione.
Un vero miracolo! Archiloco passò a prenderla in Via del Carmine dove
lo aspettava in casa di un’amica. Con Gianna, avevano escogitato un
complicato piano per giustificare con gli zii la giornata fuori casa. Ar-
chiloco suonò il campanello e Zuccherino scese. Quando lo vide sulla
lambretta, portò le mani alla bocca per contenere un’esclamazione: “Ma
è proprio vero? Dove andiamo?”.
       “Liberiii, siamo liberiii...” Archiloco cantava.
       Si avviarono verso Superga. Andarono a vedere dove era caduto
l’aereo del grande Torino. Si commossero.
       Torino se ne stava quieta sotto di loro in una giornata calma, se-
rena. Pranzarono in una piccola trattoria e poi si sdraiarono su un prato.
Che pace!
       Zuccherino aveva appoggiato il capo sul petto di Archiloco. Sta-
vano lì senza dire niente.
       Archiloco le aveva messo una mano sul seno, in modo delicato. Sen-
tiva il battito del suo cuore. Ogni volta che la toccava gli sembrava la prima.
Nonostante i rossori, l’imbarazzo a parlare di certe cose soprattutto quando
imperversava il Duca, Zuccherino si era accostata al sesso in modo semplice
e naturale. La prima volta, Archiloco quasi non voleva crederci. Erano al
mare, nella casa di zia Pallina. Era stato dopo la vicenda della lite di Archi-
loco con i bagnanti a causa di Pasolini e dei costumi sessuali dei giovani.
Quando se n’era uscito con la citazione omnia munda mundis. Il paradosso
era che, nonostante le affermazioni così convinte sulla libertà sessuale e
l’amore libero, Archiloco si era sempre fermato quando Zuccherino gli chie-
deva di non andare oltre: “Ti prego… mi piacerebbe ma non mi sento
pronta…”. Archiloco sbuffava ma l’assecondava comprendendone l’imba-
razzo. Dopo la sfuriata dei suoi genitori, arrabbiatisi per le esternazioni di
Archiloco, Zuccherino sentì di volere ancora più bene a quel ragazzo che
improvvisamente era diventato, per i bacchettoni, addirittura un comuni-

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