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nata di un collega che avevano sparato alle gambe del marito di Zuc-
cherino. Era un giornalista di Torino e telefonava dall’ospedale: “Gli
hanno sparato poco fa mentre usciva dalla fabbrica. È in sala operatoria
ma pare che non sia grave. Non c’è ancora stata la rivendicazione del-
l’attentato ma è sicuro che sia opera delle bierre. Non aveva scorta per-
ché non c’erano state avvisaglie. Sarà per l’incarico che ricopre in Con-
findustria…”.

       Archiloco, dopo vari tentativi, riuscì a mettersi in contatto tele-
fonico con Zuccherino che era appena stata raggiunta in ospedale da
Gianna.

       “Pronto, com’è la situazione?”, Archiloco aveva il magone.
       “Stiamo aspettando che i medici escano dalla sala operatoria ma
sembra che non sia grave…”. Zuccherino parlava con un soffio di voce.
       “Se hai bisogno… dimmelo, posso fare un salto a Torino…”.
       “No, no, ti ringrazio, mi sto organizzando e poi c’è Gianna che
pensa a tutto”.
       “Salutamela e fai gli auguri a tuo marito, ha tutta la mia solida-
rietà, purtroppo viviamo tempi terribili…”.
       “Sì, terribili e ci vanno di mezzo le persone per bene come lui che
cerca di fare sempre tutto onestamente. Crede in quello che fa ed ha un
alto senso del dovere, un uomo di vecchio stampo. Gli voglio bene…”.
       “Lo invidio, anche se è sotto i ferri del chirurgo…”.
       “E lui invidia te, gli anni della nostra giovinezza. Me lo ripete spesso.
Dice di essere nato già adulto. In fondo, noi siamo stati fortunati. Almeno
per un po’ l’abbiamo fermato veramente il tempo: due giovani in lambretta,
il primo amore, i giri in tram, le ballate, i canti. Poi tutto cambia… io sono
stata fortunata ad incontrare mio marito, visto che il tempo si può fermare
solo per un po’. E tu? Come te la passi?”.
       “Non sono ancora diventato adulto. Vivo con madama Gina, guai
se non avessi lei”.
       “La sento al telefono… sono contenta che sia lei ad accudirti…”.
       “Accudisce me e una gattina che si chiama Zuccherina…”.
       “Me lo ha detto… mi racconta tutto. Ti giustifica sempre…”.

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