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teggiavo, tu eri ancora preso da quella ragazza di Milano che suonava il
piano… che ne è stato?”.

       “Studia al Conservatorio ed è molto brava, ogni tanto mi
scrive…”.

       “Ti ho sempre invidiato questa capacità di conservare i rapporti,
anche con le ragazze che hai mollato… e tu le rispondi?”.

       “Sì, non è che l’abbia mollata. Lei era più matura, con qualche
anno più di noi, quando è partita mi ha detto dal treno: mi scriverai? Io
l’ho fatto e lei mi ha risposto. Nella nostra corrispondenza non ci siamo
mai detti che ci saremmo rivisti o cose simili, ci siamo scambiati confi-
denze e problemi. Le ho anche scritto di Zuccherino è lei mi ha rispo-
sto che avevo incontrato il primo amore…”.

       “Ho capito: la bella pianista ti ha introdotto al sesso come una pre-
cettrice… e ti ha anche indicato il primo amore… magari tu non te ne eri
neppure accorto! Hai tutte le fortune! E io che dormivo sonni tranquilli!
Come potevo pensare che finivi per portarmi via Zuccherino: non la co-
noscevi neanche! A proposito, come è stato? Non me lo hai mai detto…”.

       “Tu non c’eri, forse eri a Genova… sono capitato ad una festa nella
villa della Nandina. Mi stavo annoiando e, ad un tratto, è arrivata lei.
Tu me ne avevi parlato ed io l’avevo già vista alla spiaggia insieme a te.
Non me l’avevi mai presentata però…”.

       “Certo che non te l’avevo presentata: la coltivavo come un fiore,
tutta per me, forse avevo un presentimento… ci mancava la festa dalla
Nandina. E poi come è stato?”.

       “Nandina me l’ha presentata e lei mi ha subito detto: - Archiloco? Il
famoso amico del Duca? Quello che scrive ballate, che gioca a tennis? Ma
io ti ho già visto: non sei quello che canta canzoni alle ragazze in riva del mare?
- stavo per risponderle quando la voce di Nat King Cole ha avvolto la stanza.
Era un lento. L’ho invitata a ballare. Indossava un vestito verdolino, scollato
sulla schiena e tenuto su da una collanina di velluto. Per non metterle la mano
sulla schiena nuda, ho posato un dito sulla collanina. L’avevo visto fare da
Tati in un film consigliatomi da zia Pallina. Zuccherino mi ha sorriso di-
vertita… quel sorriso… indimenticabile…”.

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