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il verso sbagliato. Ho detto che stavo correndo per raggiungerti:
        una confessione. A proposito: cosa hai fatto, quando non mi hai
        visto arrivare?”.
          “E chi c’è andato all’appuntamento, questi stronzi mi hanno rotto
        il naso”, il signore senza età guardava i ragazzi con i bozzi sulla
        fronte.
          “Veramente sono stati loro… io ero dalla sua parte…”, uno dei
        tre ragazzi aveva precisato.
          “E’ stato lui a mettersi in mezzo… noi non volevamo certo
        colpire un vecchio”, un altro ragazzo precisava.
          “Un vecchio? Brutto scemo di un razzista!”, l’uomo senza età
        urlava e la situazione rischiava di precipitare.
          “Fermi! Adesso vi fate medicare e poi facciamo i conti… di
        casino oggi n’avete fatto abbastanza! E poi lei alla sua età! Un po’
        di buon senso. Intanto, mi dia le sue generalità”, un poliziotto era
        intervenuto per calmare gli animi ottenendo l’effetto opposto.
          “Sono   un   materialista   storico,   orgogliosamente   comunista,
        inopinatamente gozzaniano, direbbe un grande poeta, mio amico.
        Buon senso? Quelli come me di buon senso ne hanno avuto fin
        troppo! E’ tutta la vita che abbiamo avuto buon senso ed ecco
        come siamo finiti: in un troiaio che dovrebbe essere un pronto
        soccorso! E voi che invece di ribellarvi a queste cose, al lavoro
        precario, allo sfruttamento, ve la prendete con chi sta peggio, con
        dei poveracci d’immigrati cui i vostri capi merdosi attribuiscono
        tutte le colpe del mondo!”, il signore senza età fissava i due ragazzi
        che se ne stavano in silenzio.
          “Bravo! Ha ragione! Questo pronto soccorso è uno schifo! Sono
        qui da due ore, su questa barella scassata e nessuno mi ha ancora
        guardato!”, un signore si era messo ad urlare per dare man forte a
        quello stravagante uomo con il naso rotto.
          Molti   gli   vennero   dietro:   “Andiamo   tutti   a   protestare   dal
        direttore! Quelli che possono camminare vengano con me!”, una
        donna di mezza età aveva preso in mano la situazione.


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