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cosa mi sta succedendo! Sto qui a perdere del tempo,
l’appuntamento di una vita sta saltando per colpa di questi due
rompiballe che finirò pure per indennizzare… pensare che le mie
maestranze mi chiamano madama ‘d fer. Si vede che mi sto
rammollendo, solo l’idea dell’appuntamento mi ha messo in crisi.
Chissà poi perché ho accettato di andarci. L’incidente mi ha risolto
il problema. Per una volta, lascerò fare al destino. Sono proprio
curiosa di sapere che cosa farà, quando non mi vedrà arrivare…”.
Il furgoncino della polizia si era fermato davanti al pronto
soccorso. Ne scesero prima due poliziotti poi l’uomo senza età, che
teneva il fazzoletto sul naso, infine tre ragazzi con dei bozzi
sanguinanti sulla fronte.
L’uomo senza età vide la donna senza età che stava fumando.
Aspirò l’aria attraverso il naso ferito esclamando:
“S’annuncia col profumo, come una cortigiana,
l’Isola non trovata… Ma, se il pilota avanza,
rapida si dilegua come parvenza vana,
Si tinge dell’azzurro color di lontananza…”.
“Ma sei proprio tu? Adesso sono diventata una cortigiana? Come
sei conciato? Che ti è successo?”, la donna senza età rideva.
“Ridi, ridi… che ci fai qui?”. Notò subito che portava un
cappellino blu messo di traverso. Era deliziosa.
“Un’opera buona, di quelle che piacciono a te, sto aiutando due
ragazzi. Uno è stato investito dalla mia auto, mentre stavo correndo
per raggiungerti…”. Lo osservava. Gli occhi avevano perso la
vivacità. Dagli occhiali rotti traspariva malinconia.
“Adesso la colpa è mia… come sempre…”, il signore senza età si
guardava attorno.
“Non ho detto questo, anzi. Cercavo solo di giustificarmi per non
essere venuta all’appuntamento… non prendere sempre le cose per
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