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LE ALBICOCCHE SICCARDI
La più importante innovazione di Giovanni Battista Siccardi che, come già detto,
sperimentava nei suoi terreni nuove colture per migliorarne la produzione, fu la
selezione delle albicocche Siccardi, ancora oggi rinomate per la loro bontà e
l'inconfondibile aspetto: di colore arancione molto vivo su cui campeggiano simpatici
puntini rossi.
La genesi di questa scoperta fu raccontata dal Fattore e trasmessa da Rosetta
Rossello, simpatico personaggio e cultrice delle tradizioni locali:
“correva la seconda decade di questo secolo, quando, spontaneamente, è nato
un albicocchino in località Serra di proprietà dei Fratelli Siccardi. Fino ad allora
in Spotorno non c'erano albicocchi.
I frutti che, da adulto, l'albero maturò erano talmente buoni che l'ultimo che
rimaneva in vita dei figli maschi del patriarca Gio Batta Siccardi, mandò, le
talee al vivaista Gambetta di Pietra Ligure, primo premio nazionale dei vivaisti
nel 1911. Quando il Sig. Gambetta mise in vendita gli alberi che aveva innestato
con le talee avute dal Sig. Siccardi, le chiamò “Cav.Siccardi”. E' per questa
ragione che i nostri “armugnin” vengono chiamati “Siccardini”. 5)
La Ditta Gambetta di Pietra Ligure fu insignita nel 1911 del diploma del Ministero
dell'agricoltura: "di Gran Premio e di Medaglia d'oro per la sua specialità nella
conservazione di frutta fresca".
Foto: diploma alla ditta Gambetta Nicolò di Pietra Ligure 1911, conferita dal Ministero Industria Agricoltura.
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