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I PISELLI DELLE BAXIE
La terra delle Baxie ha sempre dato buoni frutti ed è stata coltivata nel tempo
adattando le colture alle esigenze dei mercati e all'evolversi della vita sociale; per
molti anni fu praticata una coltura particolare: i “piselli baxie”, come testimoniato da
Felice Andrea Rossi, discendente della famiglia Noceto:
“la coltivazione di questi piselli, da ricerche storiche sulla famiglia Noceto, ha avuto
inizio negli anni venti. E' stata tramandata fino ai giorni nostri da quattro
generazioni, con l'autoproduzione dei semi.
Questa varietà raggiunge facilmente l'altezza di 180/200 cm. e produce dei baccelli
di 6/8 cm. di colore verde chiaro che possono contenere 8 semi tondeggianti e lisci di
ottimo sapore. Essi mantengono questa caratteristica la anche dopo l'essiccazione,
per le future semine, a differenza delle altre varietà rugose e irregolari.
Raggiungendo questa altezza le piante necessitano di tutori per potersi arrampicare.
Ottimi sono i tutori ottenuti dalle piante di nocciolo, carpino, frassino o sommaco, o
altri tutori di altezza inferiore a 50/100 cm di supporto alla crescita.
La semina, secondo la tradizione di famiglia, si effettua dalla fine di novembre (Santa
Caterina), fino alla metà di febbraio – i solchi devono essere distanziati almeno 100 -
120 cm. per agevolare la raccolta che avverrà gradualmente, essi dovranno essere
lunghi e ben concimati con stallatico possibilmente equino o composto che sarà
leggermente interrato. Il seme posto a spaglio deve essere ricoperto con ¾ cm. di
terra. La raccolta in condizioni climatiche favorevoli, avrà inizio alla fine di aprile e
si protrarrà per tutto il mese di maggio, il seme è molto resistente al freddo.
I piselli delle baxie erano in passato molto ricercati nel mercato di Savona dove
venivano trasportati da Giovanni Rosa insieme alle fave e ai carciofi per la vendita e
dove si recavano i Noceto per riscuotere i soldi pattuiti.”*
* Felice Andrea Rossi, ancora oggi coltiva i piselli delle baxie (nella foto) e si adopera per tramandare questa coltura
rinnovando i semi di anno in anno nell'intento di non disperdere la specie.
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