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-   la   seconda,         detta
            “COREALLO   DI   SOPRA”,
            comprendeva   l'area   piana   che
            costeggia il rio  Coreallo  e la
            collinetta boschiva di Gruppin,
            detta    “bricco”   interamente
            coperta di pini.
            Questo   fondo   condotto   in
            passato   dalla   famiglia   di
            Noceto Felice, è descritto nella
            stima   Marchesi   Serra  come:
            “terra   vignata,   seminativa   e
            boschiva”,   con   un     reddito
            annuo stimato:

            - vino q.li 48 di cui q.li 32 al padrone, per un valore di £. 256; - terratico q.li 100 a £. 75;
              castagne q.li 10 a £. 3;- fichi, pesche, pere, ciliegie per un valore di £. 140;
            - bosco e canneto a £. 15; - oltre £. 200 per taglio di pini per combustibile;
             - la casa, il pozzo e i muri di cinta per un valore totale di £. 9.420.

            Nel primo dopoguerra subentrò nella conduzione di questi terreni la famiglia di
            Perata Bartolomeo, seguito dal figlio Carlo che vi rimase fino al 1955; anch'essi
            dovettero affrontare i danni causati dai bombardamenti del '44.
            La  perizia Lorenzato  accertò infatti la perdita di:  n. 17 alberi di albicocchi, altri 15
            danneggiati, n. 180 piante di viti, n. 70 paletti e oltre 15 q.li di prezzemolo, oltre che una
            buca sul terreno del diametro di mq 10 e m 4 di profondità, per i quali l'Ente ottenne un
            risarcimento di £. 83.140 di cui un terzo spettante alla famiglia Perata.

            Negli anni '50  l'introito medio annuo della vendita della frutta era di circa £. 225.000
            per la quota parte, oltre la produzione di vino, stimata in media, per la quota parte, in
            £. 26.000 annue.
            Le   colture   di   ortaggi   che   richiedevano   molto   lavoro   manuale,   -   ad   esempio   il
                                                               prezzemolo, che, in  inverno, nel
                                                               freddo delle cantine o magazzini
                                                               era   confezionato   in     mazzi   -
                                                               furono   sostituite,   come   in   tutti
                                                               gli altri fondi, da  albicocchi e
                                                               peschi che erano più redditizi.

                                                               Foto in alto: le famiglie Noceto e Ferrando
                                                               riunite   nel   1935,   in   occasione   della
                                                               vendemmia:   Luigi   Noceto,  Anna   Ganduglia
                                                               detta   “Marianin”,   Rosa   Noceto,   Giacomo
                                                               Noceto, il militare Pietro, Luigi Ferrando e
                                                               Francesco Noceto.
                                                               Foto in basso: Perata con la figlia Rosangela
                                                               nei terreni di Coreallo nel 1952.

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