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Non ridere… mi ha anche detto che i ragazzi che vogliono
proprio andare con una donna possono farlo nella case chiuse…”.
“Ma ti sembra che io, con una ragazza come te che sogno anche
di notte, potrei andare in una casa chiusa con una donna a
pagamento? E questo per rispettarti?”.
“Io non lo sopporterei… davvero mi sogni anche di notte?”. Lo
baciò con passione; ma, quel pomeriggio, non andarono “ultra”.
Furono solo i baci a scandire la loro felicità.
Il ragazzo dagli occhi vivaci era in casa dello zio per la cena.
Lo zio era preoccupato: “Sono arrivati i tedeschi, a fare ordine…
sono imbufaliti a causa dell’armistizio… la città è piena di soldati
italiani sbandati. Hanno gettato via la divisa… c’è gente che si
prepara a resistere… andiamo incontro a tempi terribili… alla
guerra civile…”.
“Grazie a Mussolini che imperterrito continua, con i suoi amici
tedeschi, a distruggere il nostro povero Paese. Dovevano fucilarlo
subito, altro che arrestarlo!”.
“Non ti fare sentire a dire queste cose in giro, c’è gente che è in
galera per molto meno”.
“Non si può accettare che questi criminali continuino a fare del
male…”.
“Mi raccomando! Non finire in qualche guaio… basta poco di
questi tempi. Come va con la ragazza? Siete sempre insieme… mi
preoccupo anche per lei… m’immagino i discorsi che le fai e lei
magari ti viene dietro. State attenti”.
“Lei ragiona con la sua testa…”,
“Sì, ma oltre alla testa ha anche un cuore…”.
Il tempo passava, tra allarmi aerei e corse verso i rifugi.I due
ragazzi si erano dati appuntamento alla confetteria Bass, in centro.
Per un motivo o per l’altro si erano visti poco negli ultimi tempi.
Volevano stare un po’ insieme e progettare qualcosa per l’estate.
Lei arrivò in bicicletta. Portava un cappellino di paglia messo di
traverso. Era deliziosa.
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